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Operazione Potamos

            l battesimo di questa collaborazione è avvenuto lo scorso aprile, durante l’“Operazione Potamos”,
            che ha visto impegnati sul fiume Brembo gli uomini del Comando Stazione di Sotto il Monte
         I (Bergamo), del Nipaf di Bergamo e di Roma. Individuato il tratto terminale di uno scarico che immet-
          teva acque maleodoranti e putrescenti nell’alveo del fiume, immediato è stato il campionamento delle
          acque in corrispondenza del tratto terminale dello scarico incriminato. I chimici e i tecnici di laborato-
          rio dell’unità scientifica  della Forestale hanno effettuato analisi sul posto, a bordo del laboratorio mobile.
          Sostanze tossico nocive come ammoniaca, cloruri, solfati, fenoli, cromo, rame, nichel sono state
          riscontrate nei campioni in quantità molto elevate, in violazione delle disposizioni del Testo Unico
          ambientale. Questi composti, che hanno effetti tossicologici sulla salute umana, sono stati ricondotti
          ad attività industriale. Con il georadar, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
          hanno proceduto, insieme ai Forestali, all’individuazione del percorso del tubo dello scarico per preve-
          nire il rischio di inquinamento della falda. Sono state effettuate misurazioni con Gps ed è stato eseguito
          un profilo magnetico con magnetometro per individuare una tubazione metallica interrata. Abbiamo
          dimostrato che, con una buona sinergia, siamo in grado di prevenire tempestivamente il rischio di
          contaminazione delle falde sotterranee e l’ingresso nella catena alimentare di sostanze tossico-nocive.



          Un accordo                                potendo così svolgere anche un’importante ope-
                                                    ra di prevenzione. Come funzionerà, in concreto,
          contro i rifiuti tossici                  questa collaborazione? Dopo aver pianificato il
                                                    tipo di ricerca da effettuare, i Forestali eseguiranno
          È stato siglato un accordo tra i due enti per  dei rilievi magnetici sul territorio, seguendo le
          garantire su tutto il territorio nazionale il pronto  indicazioni fornite dall’INGV.
          intervento per circoscrivere le emergenze di  I dati acquisiti verranno subito trasmessi tramite
          inquinamento sotterraneo, attraverso una siner-  collegamento Gprs o Umts ad una centrale ope-
          gia tra i rilievi geofisici effettuati dall’Istituto  rativa per l’elaborazione in tempo reale, utilizzando
          Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e le ana-  anche le potenzialità del Sim. Si avranno così
          lisi chimiche delle sostanze tossiche nei laboratori  delle prime cartografie geofisiche del territorio e
          della Forestale. A bordo del nuovo laboratorio  queste informazioni saranno trasmesse nuova-
          mobile del Nucleo Investigativo Centrale di  mente a chi opera sul campo. In questo modo
          Polizia Ambientale e Forestale (Nicaf) utilizzato  si potranno approfondire le indagini tecniche o
          dal Corpo forestale dello Stato per le indagini  addirittura predisporre il sequestro delle aree
          scientifiche sui reati ambientali è previsto anche  sospette. Nei casi più complessi, una squadra
          l’impiego di strumentazioni geofisiche per l’indi-  formata da uomini dei due enti partirà da Roma
          viduazione di interramenti di rifiuti tossico-nocivi,  con tutte le strumentazioni geofisiche necessarie
          discariche abusive e altro.               all’esplorazione del sottosuolo. Verranno inoltre
          L’idea è quella di far lavorare a stretto contatto  sperimentate nuove tecniche di indagine per
          personale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e  l’individuazione di rifiuti, per interventi sempre
          Vulcanologia e Forestali, con scambio di infor-  più risolutivi  che seguano anche l’evoluzione
          mazioni ed esperienze, impiegando postazioni  delle modalità degli smaltimenti abusivi: in
          informatiche per l’elaborazione dei dati geofisici  queste attività e nelle ricerche di rifiuti interrati
          acquisiti e le informazioni contenute nel Sistema  l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
          Informativo della Montagna (Sim).         opera oramai da oltre 10 anni. Le ricognizioni
          Numerose sono le attività previste: si va da studi  con elicotteri aventi a bordo apposita strumenta-
          sul territorio alla messa a punto di tecniche  zione potranno fornire utili informazioni per
          geofisiche di indagine finalizzate a migliorare  l’individuazione di siti sospetti. Le tecniche geofi-
          l’incisività degli interventi, alla progettazione e  siche apporteranno utili elementi di conoscenza
          realizzazione di supporti fissi e mobili per  per la localizzazione e la mappatura degli inter-
          indagini geofisiche sul  territorio, allo studio di  ramenti e la definizione della consistenza dei
          fattibilità di allestimenti strumentali sugli elicotteri.   materiali stoccati. Infine la possibilità di immediato
          Infatti nell’attività di lotta della Forestale ai  campionamento ed analisi di laboratorio di acqua
          crimini ambientali, il controllo del territorio  e suolo mediante l’impiego del laboratorio mobi-
          potrà essere effettuato anche con l’impiego di  le della Forestale consentirà di verificare even-
          strumentazione scientifica montata sugli elicotteri,  tuali fenomeni di inquinamento in atto.

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