Page 9 - Il Forestale n. 40
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dono da condizioni ben specifiche che  pera impollinatrice di api sociali e solitàrie
          l’uomo quotidianamente mette in crisi.  come le andrene, le xylocope, i megachi-
          L’inquinamento da idrocarburi e da  le che insieme alle api domestiche e ai
          metalli pesanti, la variazione delle con-  bombi, durante la buona stagione, visita-
          centrazioni di sale nelle acque di falda,  no ripetutamente i fiori per raccogliere
          l’inquinamento organico nei corsi d’ac-  polline e nettare. Si calcola che in 100
          qua, l’uso di pesticidi nei campi, il taglio  minuti di attività un bombo possa visita-
          dei boschi antichi, la distruzione delle  re 2.600 fiori, mentre un’ape si ferma a
          siepi, la messa a coltura dei pascoli sono  700-800. Molti di questi insetti sono mi-
          solo alcune delle macroscopiche trasfor-  nacciati da insetticidi e dalla scomparsa
          mazioni ambientali che influiscono in  delle piante alimentari.
          modo determinante sulla presenza degli         Francesco Petretti è docente
          animali che costituiscono la base delle  all’Università degli Studi di Camerino.
          catene alimentari e rappresentano il pre-    Per le illustrazioni si ringrazia
          supposto per l’esistenza dei protagonisti  Ars et Natura - www. arsetnatura.it
          più grandi e vistosi della nostra fauna.
          Alcuni di questi invertebrati saranno le
          prime vittime dei cambiamenti climatici.
          La loro esistenza infatti dipende da situa-  Sciami in anticipo
          zioni talmente specifiche che un leggero
          innalzamento della temperatura potrebbe
          comprometterla in modo irreversibile:            aumento della temperatura ha favorito
          sono le specie che vivono negli ambien-          quest’anno la concentrazione e la dif-
          ti limitrofi ai ghiacciai, sulle vette dei L’ fusione delle api. L’emergenza api
          monti, nei gelidi laghi alpini, nelle grotte  solitamente si concentra nel mese di aprile-
          montane e nei boschi relitti di epoche    maggio, periodo connesso alla deposizione di
          più fredde. Altrettanto degna di nota la  uova nelle celle da parte dell’ape regina. Le
          lunga lista di crostacei che vivono negli  uova diventano api operaie, solo una di loro
          stagni d’acqua dolce e nei piccoli laghi:  diventerà regina ed entrerà in competizione
          esistono specie di zone fredde come il    con la vecchia ape regina. Una delle due
          Chirocefalo del piccolo lago del Pilato   lascerà l’alveare alla ricerca di un nuovo ripa-
          nei monti Sibillini e altre invece degli sta-  ro per deporre altre uova, portandosi dietro
          gni delle zone di pianura e costiere.     circa la metà delle api che si trovano nell’arnia
          Particolarmente drammatica appare la di-  e che pertanto formeranno lo sciame di api.
          minuzione registrata negli ultimi decenni  Gli interventi per catturare gli sciami sono di
          delle specie di imenotteri definiti come  competenza degli apicoltori che, divisi per
          api solitarie e api sociali selvatiche (fra  zona, seguono le varie fioriture nelle diverse
          quest’ultime i bombi), diminuzione in     zone fitoclimatiche. In genere, l’apicoltore per
          buona parte imputabile alla riduzione     poter effettuare il nomadismo deve chiedere al
          della variabilità ambientale negli ecosiste-  Comune competente per territorio i permessi
          mi agricoli e all’impiego massiccio di pre-  necessari, munirsi di un certificato fito-sanita-
          sidi chimici.                             rio rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale
          Questi animali hanno un ruolo di capita-  dove si dichiara che i nuovi alveari sono esen-
          le importanza negli equilibri ecologici e  ti da peste americana e da varroa (acari) e
          costituiscono grazie alla varietà delle   deve avere il contratto di affitto del terreno
          forme la base stessa della biodiversità de-  dove mettere le arnie. Il Corpo forestale dello
          gli ecosistemi terrestri  e della produttività  Stato ha il compito di controllare che l’apicol-
          di molti tipi di colture.                 tore sia in possesso di tutti i documenti
          Il mandarino, la mela e le fragole sono   necessari allo svolgimento del proprio lavoro,
          presenti sulle nostre tavole grazie all’o-  richiesti dalla legge.


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