Page 15 - n_29
P. 15
di camminare in un
sentiero, si altera il
comportamento dei
tanti animali che
frequentano
quell’area. Ma da qui
all’intervenire per
impedire che un lupo
tenti di catturare la sua
preda, il passo è lungo.
Intervenire, in questo u
caso, è voler cambiare il
u
u
u
corso degli eventi. Se sei fra
quelli che amano o
o
contemplare le meraviglie della
o
o
© S. Azzarello uccisione sanguinolenta e atroce fa m
natura devi pensare che anche un
parte dei tanti equilibri che la selezione
m
m
m
causa di una struttura naturale ha messo a punto. Non ti dovresti i
i
i
i
creata dagli esseri umani. mettere in mezzo. Tuttavia, poteva essere n
In altri casi è la gente che decide di un grido di un corvo, il rumore di un aereo,
n
n
n
prendersi personalmente cura di un l’abbaio di un cane a sortire il medesimo i
i
i
i
cucciolo, magari proprio di un capriolo effetto.
perché fa tenerezza, ricorda il Bambi Io non sarei intervenuta, pensando che un
disneyano. Ma in questo modo l’hanno intervento isolato non sarebbe poi riuscito e
ammazzato, hanno distrutto la sua natura a cambiare il corso degli eventi (un capriolo
e
e
e
selvatica. Difatti, se un capriolo viene ferito è comunque destinato a fare una
trovato da solo è perché la mamma l’ha brutta fine). Da alcuni anni nel Piauì, in a
lasciato lì. È una strategia di difesa: la madre Brasile, studio il comportamento dei cebi,
a
a
a
va via e richiama l’attenzione dell’eventuale scimmie sudamericane delle dimensioni di n
predatore o uomo, quello che sia, per poi un gatto. L’anno scorso una delle nostre n
tornare sicuramente a riprendere il piccolo. femmine ha adottato (curato, allattato, i
n
n
i
Stesso discorso vale per i nidiacei (rondoni, trasportato, ecc.) un piccolo di uistitì (una
i
i
merli, ecc.) che da aprile a giugno vengono scimmia di un’altra specie, della grandezza m
trovati spersi, raccolti e messi in una di uno scoiattolo). La piccola – che
scatola, generalmente di scarpe, cercando abbiamo chiamato Fortunata – aveva circa
m
m
m
d’imboccarli a tutta forza con cose che a 10 mesi e questo era il primo caso di a
loro non piacciono (perché la mollica di adozione osservato in natura fra due
a
a
a
pane, imbevuta nel latte, il rondone non la specie di scimmie. l
l
l
l
mangia!). Finale: la povera bestia muore La dieta di cebi e uistitì è differente e i
i
i
i
perché la cura umana è assolutamente spesso Fortunata non riusciva a mangiare
inadeguata rispetto a quella della madre abbastanza e a seguire il gruppo dei cebi
naturale. Ciò che voglio dire, che si muoveva troppo velocemente in
riallacciandomi alla vostra storia, è questo: foresta. Nonostante la sua mamma
va protetto non tanto l’animale, quanto il tornasse spesso a prenderla, Fortunata
processo di predazione. non era certo in forma perfetta. Più volte ci
siamo chiesti se darle qualche cosa di
nutriente da mangiare: quando la
l liissaabbeettttaa VViissaallbbeerrgghhii:: In questi casi vedevamo un po’ affamata era difficile
non si sa mai come intervenire. Da osservarla con distacco. Ma, nonostante
E un lato, per chiunque ami gli animali ciò, non siamo intervenuti. Altro caso:
è sempre difficile assistere con quando il mio gatto cattura gechi, uccellini,
indifferenza ad un’uccisione. E questa cerambici, e me li porta io in genere
sensibilità è comunque un fatto positivo, guardo lo stato della preda.
vuol dire pensare che un animale possa Se sta bene, l’allontano dalle sue grinfie. Se
soffrire. Al tempo stesso però si dovrebbe la sua preda sta male, gliela lascio finire. Il Forestale n. 29/2005
essere un osservatore quanto più È come se, a seconda della situazione,
possibile impalpabile, sì da non influenzare decidessi da che parte stare. Non so la
il mondo naturale circostante. Ciò è morale di questa storia. L’importante è
ovviamente impossibile: per il fatto stesso pensarci.
P Paagg.. 1155