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Boschi feriti

                                                 Capita, a volte, di non riflettere abbastanza sull’importanza dei nostri boschi. In fondo
                                            di alberi ce ne sono così tanti. Pensiamo, a torto, che conoscere lo stato delle nostre foreste
                                            sia di secondaria rilevanza. Eppure questi laboratori viventi di benessere per uomini e anima-
                                            li sono per molti versi alla base della sopravvivenza.
                                                 Come l’uomo ha bisogno dell’alito vitale della foresta, così le selve hanno bisogno del
                                            nostro aiuto. E questo è ancor più vero in un paese come il nostro fortemente antropizzato. Ogni
                                            anno nel mondo vanno perduti nove milioni di ettari di boschi. In Italia la situazione da venti
                                            anni a questa parte, anche se quantitativamente migliorata, resta critica dal punto di vista qua-
                                            litativo. I boschi sono malati perché l’uomo li ha abbandonati. Oltre il sessanta per cento delle
                                            proprietà boschive appartiene a privati che attualmente non hanno alcun interesse ad effettuare
                                            la manutenzione in quanto il reddito ricavabile non compensa le spese sostenute. Eppure i
                                            boschi oltre a produrre beni (legname) offrono una serie di servizi pubblici come: difesa idro-
                  Il Forestale              geologica, ossigeno, acqua pulita, mitigazione dell’effetto serra, paesaggio, biodiversità, solo
              bimestrale di cultura ambientale  per citarne alcuni. Ecco allora che l’ordinaria coltura dei boschi, stimolata con opportune
                                            incentivazioni diventa l’operazione  più importante ai fini della conservazione di questi servizi
                  Rivista ufficiale del
                                            che il bosco rende alla comunità umana. La pagana sacralità delle selve e il cristiano rispetto
               Corpo Forestale dello Stato
                                            del creato, hanno lasciato spazio all’abbandono e all’indifferenza. Perfino gli ultimi abitanti
             Anno II - n. 6 marzo/aprile 2001  fantastici hanno lasciato i tronchi cavi e le balze rocciose per il rutilante mondo dei mass-media
                 direzione e redazione      e della realtà virtuale di internet. Oggi, prevalgono termini come ecomafia e zoomafia, parole
            Via Giosuè Carducci, 5 - 00187 Roma  nuove, ma entrate a pieno titolo le lessico italiano e che stanno a testimoniare, con un gergo un
            Tel. 06.4665.7062 - Fax 06.48904001  po’forte ma appropriato, fino a che punto la natura possa essere svilita e agrgedita.
            E-mail: ilforestale@corpoforestale.it
                                                 Gli esperti lo sanno bene però che la  cosa peggiore per chi è nel mirino della mafia è
                   amministrazione          quella di lasciarlo solo, di isolarlo. Questo purtroppo è ciò che accade molte volte al nostro
             Via G. Carducci, 5 - 00187 Roma  patrimonio ambientale, ai nostri boschi. Né serve ghettizzare la natura allo scopo di proteg-
            Tel. 06.4665.6058 - Fax 06.42012596
            C.F. 97013490582 - P.I. 06434931009  gerla. Alzare steccati ideologici fra uomo e natura, difenderla a prescindere dalla compren-
                                            sione dei fenomeni e dalle implicazioni umane rafforza questa separazione. La forza e la com-
                 direttore responsabile
                                            petenza delle istituzioni preposte, l’impegno dello stesso Corpo Forestale dello Stato da soli
                   Stefano Cazora           non bastano per vincere la lotta contro piogge acide, incendi, sfruttamento indiscriminato
                    in redazione            delle risorse, inquinamento, impoverimento della biodiversità ecc.. Occorre una maggiore
              Livio Loiotile, Aleandro Sciunzi  partecipazione che nasce dalla conoscenza dei problemi e prima ancora dall’amore e dalla
                                            frequentazione diretta dei boschi italiani che sanno trasmetterci ancora emozioni inaspettate.
                  hanno collaborato
                V. Agostini, A. Cerofolini,      Se ognuno di noi riuscisse veramente a comprendere che, a prescindere dall’importanza
               D. De Laurentis, G. Di Croce,  dei cicli biologici e dai valori ecologici, difendere la natura rappresenta innanzitutto un van-
                  P. Miola, F. Quilici,     taggio immediato per se stesso, se riuscissimo a comprendere che decontestualizzare la natura
                 C. Sanchioli, R. Scalera
                                            e musealizzarla, significa isolarla, se non renderla addirittura invisa e ostile ai più, se insom-
             foto di copertina e servizi speciali  ma avremo compreso che l’amico malato e ferito non va abbandonato, allora avremo vera-
              Giorgio Marcoaldi (Panda Photo)  mente raccolto il grido d’aiuto che si alza dai nostri boschi feriti.
                marketing e pubblicità
                   Laura Colasanti
                                            sommario
                     diffusione
                    Monica Rainò
                                               politica forestale       Foreste d’Italia  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
             impaginazione, fotolito e stampa
              EdAs  srl - Via della Fontana, 5
               03020 Giuliano di Roma (FR)       biodiversità           Animali e piante in pericolo . . . . . . . . . . . 7
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                per il personale del C.F.S.   viaggi e avventure        Canoe magiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
             registrazione del Tribunale di Roma
                 n. 586 del 13/12/1999        storia e tradizioni       In memoria del berretto all’alpina  . . . . . . 15
             isrizione al Registro Nazionale della
              Stampa n. 10841 del 19/04/2001
                                             ABBONAMENTI (6 numeri)             PUBBLICITÀ: è assunta direttamente ed esclusi-
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               Stampato su carta ecologica

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