Page 6 - Revenge Porn
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PRESENTARE LA QUERELA
La persona offesa ha sei mesi di tempo per sporgere querela, che può essere rimessa solo in
sede processuale.
N.B.: Il Revenge Porn è procedibile d’ufficio quando il fatto è commesso in danno di:
• persona in condizione di inferiorità fisica o psichica;
• donna in stato di gravidanza.
Cosa succede dopo che presento la querela?
Viene immediatamente comunicata la notizia di reato all’Autorità Giudiziaria e vengono
svolte le indagini per verificare la veridicità di quanto dichiarato. La vittima, entro tre giorni,
deve essere ascoltata direttamente dal Pubblico Ministero.
N.B.: Il termine di tre giorni può essere prorogato solamente in caso di tutela di minori o
della riservatezza delle indagini, pure nell’interesse della persona offesa.
Dopo aver terminato le indagini, il Pubblico Ministero. incaricato del caso, decide se fare
richiesta per l’archiviazione al Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) o fare richiesta
per il Rinvio a Giudizio. Se il G.I.P accetta la richiesta di Archiviazione, la denuncia viene
archiviata altrimenti si va al Processo ove si decide se assolvere o condannare l’autore del
reato.
L’ AMMONIMENTO AL QUESTORE
La L. 168/2023 interviene in materia di misure di prevenzione, modificando l’art. 8 del
D.L.11/2009 e l’art. 3 del D.L. 93/2013.
La modifica dell’art. 8 del D.L. 11/2009 estende l’ambito di applicazione dell’ammonimento
anche all’art. 612 ter (c.d. Revenge Porn), prevedendo un aumento di un terzo della pena e
la procedibilità d’ufficio per i medesimi reati quando il fatto è commesso da soggetto già
ammonito, anche se la vittima è diversa da quella per la quale si sta procedendo.