Page 134 - untitled
P. 134

Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del CIRCEO


               Altra peculiarità  del Parco è il  Promontorio del Circeo, fin dall’anti-
            chità oggetto dell’attenzione e della fantasia di poeti e scrittori, è un  rilie-
            vo calcareo che raggiunge i 541 m ed è, senza dubbio, l’elemento paesi-
            stico caratterizzante l’intera pianura pontina. Il suo versante interno,
            detto “Quarto Freddo”, ospita un bosco di sclerofille sempreverdi domi-
            nato dal leccio; nella parte basale presenta specie analoghe a quelle della
            foresta, mentre sul versante opposto, il “quarto caldo”, esposto a sud e
            posto a ridosso del mare, le condizioni ambientali più estreme determi-
            nano una vegetazione mediterranea meno rigogliosa e poco esigente, con
            la presenza nella parte bassa di specie alofile pioniere (resistenti a salse-
            dine, siccità ed alte temperature), gariga, consorzi rupestri, bassa ed alta
            macchia mediterranea. La presenza, diffusa ed a più livelli nel versante
            a mare, di numerose grotte, rende tale ambiente di particolare rilievo
            geo-speleologico e, per i numerosi reperti rinvenuti, anche di notevole
            interesse preistorico. Ha un’estensione complessiva di circa 1000 ha; di
            questi circa 400 ha, costituenti il nucleo meno disturbato, sono stati indi-
            viduati come zona centrale degna di maggiore attenzione e tutela.
               Caratteristica e unica per la sua bellezza e per alcuni tratti di natura-
            lità è la duna costiera costituita da chiara sabbia fine  e che si snoda per
            circa 23 km con un’altezza variabile dai 5 ai 27 m rappresenta la natura-
            le  linea di separazione tra il mare e il sistema dei laghi costieri retrodu-
            nali.
               Il versante verso il mare è caratterizzato da associazione di specie alo-
            fite pioniere (Cakile marittima, Otanthus maritimus, Calystegia soldanel-
            la, ecc); formazione caratteristica con Elymus farctus e Ammophila litto-
            ralis accompagnate da Salsola kali, Euphorbia terracina, Sporobolus
            pungens e numerosissime altre specie ed endemismi. Nella parte alta tro-
            viamo una macchia xeromorfa e xerofila dominata da Juniperus oxyce-
            drus subsp macrocarpa, associato ad altre specie arbustive ed arbore-
            scenti (Pistacia lentiscus, phyllyrea latifoglia, Myrtus communis,
            Junipherus phoenicea, Daphne gnidium, ecc.)
               Il versante a lago della duna è occupato, invece, in gran parte da una
            macchia alta a prevalenza di leccio e ginepro fenicio. La vegetazione
            naturale, climax di questa sede, è il bosco sempreverde dominato da lec-
            cio e sughera (ormai presente solo in lembi discontinui). Vegetazione
            arborea igrofila (tipica delle aree a morfologia depressa, parzialmente
            inondate) e vegetazione da rimboschimento (pini mediterranei e pioppi
            ibridi americani).
               L’ isola di Zannone, disabitata, piccolissima (102 ha) è entrata a far
            parte del Parco nel 1979 e costituisce l’appendice insulare del Parco
            Nazionale del Circeo; appartiene geograficamente al gruppo occidentale

                                                        SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 133
   129   130   131   132   133   134   135   136   137   138   139