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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del CIRCEO


                      l Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934, rientra tra i cosid-
                      detti parchi storici italiani. Per la sua istituzione un ruolo determi-
                  Inante fu svolto dall’allora amministrazione forestale che, con
                  caparbietà e lungimiranza, riuscì a convincere le autorità dell’epoca a
                  preservare dalla distruzione, conseguente alle opere di bonifica che
                  interessarono la pianura pontina, una significativa parte (3.200 ettari
                  circa) dell’intricata e selvaggia foresta meglio conosciuta come “selva di
                  Terracina”.
                     Oggi il Parco Nazionale del Circeo pur essendo una delle aree protet-
                  te di minor estensione del Paese, e nonostante sia caratterizzato da una
                  non trascurabile urbanizzazione, costituisce un “gioiello” unico per la
                  diversificazione di ambienti in esso riscontrabili e per i suoi valori stori-
                  ci, culturali e paesaggistici e i di biodiversità difficilmente riscontrabili in
                  altri territori.
                     Il Circeo conserva, infatti,  uno dei più incredibili patrimoni naturali
                  europei (17 tipologie ambientali riconosciute, 1263 specie vegetali, 311
                  specie di uccelli, delle quali 98 rare e minacciate di estinzione in base alla
                  direttiva “Uccelli”; 9 specie migratrici minacciate di estinzione e 111 spe-
                  cie considerate in cattivo stato di conservazione in base alla convenzione
                  di Bonn; 191 protette e 108 da proteggere in base alla convenzione di
                  Berna; 49 tutelate dal regolamento Cites; circa 50 specie di mammiferi di
                  cui 6 specie in direttiva Habitat, 12 tutelati nella convenzione di Bonn, 23
                  da quella di Berna, 49 protette dal regolamento Cites, 24 specie protette
                  dalla legge 157/92, tanto per limitarci ai gruppi più conosciuti lasciando
                  da parte anfibi, rettili, insetti, pesci….).
                     Anche agli aspetti culturali sono di tutto rilievo e sono caratterizzati
                  dall’esistenza di siti e testimonianze di carattere preistorico e archeologi-
                  co, conferenti al territorio caratteristiche di singolare interesse e di valo-
                  re tali da non poter essere trascurate.
                     La Foresta Demaniale costituisce l’unico esempio rimasto, in Italia, di
                  foresta planiziaria con vegetazione naturale dominata dalla presenza di
                  querce caducifolie. È una foresta mesofila che si è formata in un ambien-
                  te con una falda poco profonda, spesso affiorante; si sviluppa su una anti-
                  ca duna costiera, consolidatasi nel Quaternario. Sebbene sia stata ogget-
                  to di lavori di bonifica negli anni trenta, presenta ancora oggi ampie aree,
                  denominate “piscine”, stagionalmente inondate. Nella foresta sono pre-
                  senti, inoltre, diverse “Riserve Naturali Integrali” che hanno visto la loro
                  istituzione nel 1975.
                     Proprio per le su particolarità ambientali nel 1977 la foresta è stata
                  inserita dall’ UNESCO, primo caso in Italia, tra le Riserve della Biosfe-
                  ra nell’ambito del programma MAB.


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