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GENERALE DI CORPO D’ARMATA TEO LUZI













































                                         Palermo, 7 giugno 1982
             Il neo Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa in occasione di un incontro con gli ufficiali della Legione.
                      (Fonte: Archivio privato Generale Michele Di Martino, Palermo. Raccolta fotografica)

                  Per questo esprimo alcune brevissime ma sentite considerazioni sull’ere-
             dità che ci ha lasciato dalla Chiesa, vissuto per oltre quarant’anni da Ufficiale dei
             Carabinieri e morto da Prefetto.
                  dalla Chiesa ha lasciato tante eredità ma quella che oggi mi preme sottoli-
             neare è il valore simbolico della Sua etica del servizio.
                  dalla Chiesa fu un “uomo delle istituzioni”, di eccezionali virtù e capacità,
             che ha avuto il dono di interpretare il presente e di guardare al futuro con l’uni-
             co obiettivo di avvicinare i cittadini alle istituzioni e portare avanti i valori etici
             dello Stato.
                  Il suo coraggio nell’azione, la libertà di pensiero, il comportamento cristal-
             lino, la sensibilità nel leggere la società, l’inesauribile carica morale, il carisma
             nell’impiegare i collaboratori, la capacità di fare squadra, fanno di lui un uomo
             di straordinario valore.

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