Page 11 - Notiziario 2019-6
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PAGINE DI STORIA







                  Nata per la difesa                                  IL CAPITANO
                                                                      DEGLI ARDITI
                                                                      MARIO CARLI
               della legalità, senza



             compromessi, l’Arma


                non era in grado di


                     operare in una



              situazione in cui, alla


                base, risiedeva una


              violazione dei doveri



               verso il giuramento







            protezione del comando. Pertanto chiese l’autorizza-    inviò a carabinieri e questura l’ordine di non molestare
            zione per abbandonare Fiume coi propri uomini. Inter-   l’ungherese, provocando le dimissioni della maggior
            venne  direttamente  il  Vate:  cercò  di  rassicurare  i  parte degli impiegati della questura.
            carabinieri e gli altri dissidenti che si trattava solo di  Quindi Vadalà ebbe modo di acquisire un documento
            equivoci. L’ostacolo era comunque insormontabile: nata  che parlava della volontà del Comando di dar vita ad
            per la difesa della legalità, senza compromessi, l’Arma  uno stato indipendente basato su ideali comunisti. La
            non era in grado di operare in una situazione in cui, alla  sera del 19 aprile, a causa del diffondersi degli scioperi
            base, risiedeva una violazione dei doveri verso il giura-  delle principali attività economiche, carabinieri e agenti
            mento, perpetrata unendosi ad una forza militare irre-  di polizia arrestarono una trentina fra capi e principali
            golare. Nessun interesse della Patria, che non fosse stato  agitatori. L’autorità di P.S. non informò preventiva-
            sancito dalle legittime istituzioni, poteva giustificare una  mente il Comando e nei giorni successivi continuò la
            siffatta, abnorme, disobbedienza. Vadalà richiese prov-  cattura  dei  capi  rivoluzionari,  ancorchè  d’Annunzio
            vedimenti che potessero rassicurare tutti sulle intenzioni  fosse intervenuto perché l’azione avesse termine. Ven-
            del Comando, che nei giorni successivi cercò di porre   nero anche sequestrati documenti che confermarono i
            un freno agli ufficiali più radicali, ma col passar dei  progetti rivoluzionari degli appartenenti alla segreteria
            giorni la linea politica dell’entourage del poeta si spostava  particolare del Comandante, ciò provocò le proteste del
            sempre più a sinistra. Ai primi di aprile era stato arre-  Comando che ne chiese la restituzione: invano, perché
            stato Nicolò Sisa, già sottosegretario di Stato nel go-  gli atti vennero pubblicati sul quotidiano fiumano La
            verno bolscevico di Budapest. L’8 aprile d’Annunzio     Vedetta d’Italia. La tensione aumentò e d’Annunzio co-



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IV  11
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