Page 99 - Notiziario 2019-5
P. 99

ALMANACCO
















                                                       MEDAGLIA D’ORO
                                          AL VALOR MILITARE “ALLA MEMORIA”


                                    “FULGIDO ESEMPIO DI INCOMPARABILE FERMEZZA E DEL PIÙ
                                    ELEVATO SENTIMENTO DEL DOVERE, DI SCORTA CON UN SOLO
                                    COMPAGNO AD UNA NAVE MERCANTILE CHE IN SEGUITO AD
                                    AUDACE COLPO DI MANO ERA STATA COSTRETTA A CAMBIAR
                                    ROTTA, REPLICATAMENTE FATTO SEGNO, QUALE CAPO SERVIZIO,
                                    A INTIMIDAZIONI E MINACCE ANCHE ARMATA MANO DA
                                    PARTE DEI RIBELLI,  CON CONTEGNO CALMO,  DECISO ED
                                    EROICO SI DICHIARÒ DISPOSTO AD AFFRONTARE COME AF-
                                    FRONTÒ DIFATTI, ANCHE LA MORTE PIUTTOSTO CHE VENIRE
                                    MENO ALLA RICEVUTA CONSEGNA.”  FIUME, OTTOBRE 1919





            Asburgico,  erano  stanziati  anche  reparti  regolari  propriarsi del carico. Durante la traversata i carabinieri
            dell’esercito rimasti in quelle località per soddisfare  di scorta furono minacciati di morte poiché si di-
            le esigenze post-belliche: dopo l’offensiva di Vittorio  mostrarono decisi a non venir meno al sacro valore
            Veneto bisognava disciplinare il flusso dei prigionieri  della consegna ricevuta. Non si lasciarono però inti-
            austro-ungarici e prestare soccorso alla popolazione    morire e si opposero fermamente. I due erano certi
            locale di origine italiana. Per svolgere al meglio tali  a ragion veduta che dall’arrivo di quei viveri dipendesse
            compiti i numerosi presidi militari necessitavano di    l’operatività del reparto di stanza a Sebenico. Giunta
            continui  approvvigionamenti  dall’Italia,  non  solo   la  nave  a  Fiume,  salirono  a  bordo  due  arditi  del
            attraverso le mulattiere delle Alpi e i valichi di fron-  locale 22° Reggimento d’Assalto, per gestire le ope-
            tiera, ma anche via mare. L’Adriatico infatti si era    razioni di scarico. I due si trovarono però davanti al
            rivelato la principale via per raggiungere velocemente  deciso impedimento dei Carabinieri Burocchi e De
            la costa croata.                                        Luca  che  bloccavano  fisicamente  l’accesso  alla
            Il 1° ottobre 1919, dal porto di Ancona salpò il pi-    cambusa e all’armeria. Un colpo mortale sparato a
            roscafo mercantile “Presidente Becker”, diretto a Se-   bruciapelo da uno degli arditi uccise il Carabiniere
            benico,  località  occupata  dalle  truppe  italiane,  per  Burocchi. La notizia si diffuse dal porto alla città e
            consegnare  loro  viveri  e  munizioni.  Di  scorta  al  l’autore  del  delitto  fu  immediatamente  arrestato
            carico  due  carabinieri:  Giovanni  Burocchi,  nato  a  dalle autorità locali. Al Carabiniere Burocchi venne
            Penna San Giovanni (MC) e Aldobrando De Luca,           concessa  con  “motu proprio” del  Sovrano,  venuto  a
            originario del vicino Abruzzo.                          conoscenza  del  fatto,  la  Medaglia  d’Oro  al  Valor
            Cinque  “legionari”,  saliti  a  bordo  con  artifizi  e  Militare “alla Memoria”.
            raggiri, presero il comando della nave con l’uso delle
            armi e la dirottarono su Fiume ove intendevano ap-                                        Giovanni Salierno





                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV  99
   94   95   96   97   98   99   100   101   102