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ALMANACCO
MEDAGLIA D’ORO
AL VALOR MILITARE “ALLA MEMORIA”
“FULGIDO ESEMPIO DI INCOMPARABILE FERMEZZA E DEL PIÙ
ELEVATO SENTIMENTO DEL DOVERE, DI SCORTA CON UN SOLO
COMPAGNO AD UNA NAVE MERCANTILE CHE IN SEGUITO AD
AUDACE COLPO DI MANO ERA STATA COSTRETTA A CAMBIAR
ROTTA, REPLICATAMENTE FATTO SEGNO, QUALE CAPO SERVIZIO,
A INTIMIDAZIONI E MINACCE ANCHE ARMATA MANO DA
PARTE DEI RIBELLI, CON CONTEGNO CALMO, DECISO ED
EROICO SI DICHIARÒ DISPOSTO AD AFFRONTARE COME AF-
FRONTÒ DIFATTI, ANCHE LA MORTE PIUTTOSTO CHE VENIRE
MENO ALLA RICEVUTA CONSEGNA.” FIUME, OTTOBRE 1919
Asburgico, erano stanziati anche reparti regolari propriarsi del carico. Durante la traversata i carabinieri
dell’esercito rimasti in quelle località per soddisfare di scorta furono minacciati di morte poiché si di-
le esigenze post-belliche: dopo l’offensiva di Vittorio mostrarono decisi a non venir meno al sacro valore
Veneto bisognava disciplinare il flusso dei prigionieri della consegna ricevuta. Non si lasciarono però inti-
austro-ungarici e prestare soccorso alla popolazione morire e si opposero fermamente. I due erano certi
locale di origine italiana. Per svolgere al meglio tali a ragion veduta che dall’arrivo di quei viveri dipendesse
compiti i numerosi presidi militari necessitavano di l’operatività del reparto di stanza a Sebenico. Giunta
continui approvvigionamenti dall’Italia, non solo la nave a Fiume, salirono a bordo due arditi del
attraverso le mulattiere delle Alpi e i valichi di fron- locale 22° Reggimento d’Assalto, per gestire le ope-
tiera, ma anche via mare. L’Adriatico infatti si era razioni di scarico. I due si trovarono però davanti al
rivelato la principale via per raggiungere velocemente deciso impedimento dei Carabinieri Burocchi e De
la costa croata. Luca che bloccavano fisicamente l’accesso alla
Il 1° ottobre 1919, dal porto di Ancona salpò il pi- cambusa e all’armeria. Un colpo mortale sparato a
roscafo mercantile “Presidente Becker”, diretto a Se- bruciapelo da uno degli arditi uccise il Carabiniere
benico, località occupata dalle truppe italiane, per Burocchi. La notizia si diffuse dal porto alla città e
consegnare loro viveri e munizioni. Di scorta al l’autore del delitto fu immediatamente arrestato
carico due carabinieri: Giovanni Burocchi, nato a dalle autorità locali. Al Carabiniere Burocchi venne
Penna San Giovanni (MC) e Aldobrando De Luca, concessa con “motu proprio” del Sovrano, venuto a
originario del vicino Abruzzo. conoscenza del fatto, la Medaglia d’Oro al Valor
Cinque “legionari”, saliti a bordo con artifizi e Militare “alla Memoria”.
raggiri, presero il comando della nave con l’uso delle
armi e la dirottarono su Fiume ove intendevano ap- Giovanni Salierno
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV 99