Page 11 - Forestale N. 68 maggio - giugno 2012
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Il Forestale n. 68  22-05-2012  10:52  Pagina 12









               che sta per vedere esaurito il primo periodo di  delle foreste (apparati radicali esclusi) mostrano
               impegno quinquennale 2008-2012.           una quantità di circa 1.200.000.000 tonnellate di
               Le attività inventariali svolte nelle prime tre fasi  carbonio, corrispondenti a 4.000.000.000 di ton-
               dell’INFC hanno riguardato l’analisi dei boschi  nellate di C02. Il carbonio è accumulato
               italiani nel loro comparto epigeo, “fuori terra”.  principalmente nel suolo (58%) e nella vegetazio-
               Le prescrizioni impartite dal Protocollo di Kyoto  ne arborea e arbustiva (38%); il 2% del carbonio
               dispongono di conoscere tutti i cinque “pools” di  è presente sotto forma di lettiera e residui vege-
               carbonio presenti in foresta: biomassa epigea, let-  tali ed infine il 2% sotto forma di legno morto.
               tiera, necromassa, biomassa ipogea (radici) e  Da questi dati emerge l’importanza dei suoli
               carbonio contenuto nel suolo forestale. Per col-  forestali, non solo per la loro funzione di difesa
               mare la lacuna derivata da quanto realizzato nelle  idrogeologica, di conservazione e tutela della bio-
               prime tre fasi dell’INFC è stata progettata e rea-  diversità, di base per la produzione di legname e
               lizzata l’indagine inventariale relativa al  per le note altre funzioni, ma anche per il ruolo
               contenuto di carbonio dei suoli forestali.  fondamentale come strumento di mitigazione dei
               I risultati pubblicati il 19 aprile 2012, congiunta-  cambiamenti climatici in atto.
               mente alla presentazione del volume INFC, ci  I dati presentati dall’INFC rafforzano l’invito agli
               mostrano come il suolo forestale assume un  amministratori delle foreste italiane ed ai deciso-
               ruolo assolutamente di primissimo aspetto nello  ri politici ad aumentare ogni strumento di tutela
               “stoccaggio” di carbonio organico risultando  e sviluppo delle foreste italiane che, a vent’anni
               addirittura superiore (come dato medio) a quello  dalla Conferenza sullo stato del pianeta Terra
               epigeo.                                   tenutasi a Rio de Janeiro, stanno assumendo sem-
               In Italia la quantità di carbonio organico tratte-  pre di più un ruolo fondamentale nella gestione e
               nuto nei tessuti, nei residui vegetali e nei suoli  protezione del nostro territorio.

































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