Page 6 - Forestale N. 62 maggio-giugno 2011
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L’enciclica
          Centesimus Annus
                    el pari preoccupante, accanto al
                    problema del consumismo e con
          “D esso strettamente connessa, è la
          questione ecologica. L’uomo, preso dal desi-
          derio di avere e di godere, più che di essere
          e di crescere, consuma in maniera eccessiva
          e disordinata le risorse della terra e la sua
          stessa vita.
          Alla radice dell’insensata distruzione del-
          l’ambiente  naturale  c’è  un  errore
          antropologico, purtroppo diffuso nel nostro
          tempo. L’uomo, che scopre la sua capacità di
          trasformare e, in un certo senso, di creare il
          mondo col proprio lavoro, dimentica che
                                                    A pag. 5, un’immagine del Papa pubblicata in copertina su
          questo si svolge sempre sulla base della
                                                                 “Il Forestale” n. 27 (marzo/aprile 2005).
          prima originaria donazione delle cose da
                                                           Wojtyla conosceva i monti - da quelli proveniva -
          parte di Dio. Egli pensa di poter disporre
                                                           e amava camminare tra i boschi delle Dolomiti in
          arbitrariamente della terra, assoggettandola
                                                       compagnia dei Forestali, “garanti dell’impegno di tutela
          senza riserve alla sua volontà, come se essa
                                                     dell’ambiente naturale, che l’uomo di oggi va riscoprendo
          non avesse una propria forma ed una desti-
                                                       in tutta la sua importanza per la propria sopravvivenza
          nazione anteriore datale da Dio, che l’uomo
                                                                                    sulla terra”.
          può, sì, sviluppare, ma non deve tradire”.
                                                                           Il Forestale n. 62 - 7
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