Page 5 - Forestale N. 62 maggio-giugno 2011
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nvece di svolgere il suo ruolo di  Un anno prima che si riunisse la Conferenza di
                 collaboratore di Dio nell’opera    Rio, in cui si è discusso a livello internazionale di
                 della creazione, l’uomo si sostitui-  sostenibilità e “impronta ecologica”, termini
          “I sce a Dio e così finisce col           ormai entrati a far parte del linguaggio comune,
          provocare la ribellione della natura, piutto-  il Papa con poche ed efficaci parole, descrisse i
          sto tiranneggiata che governata da lui. Si  meccanismi che portano, l’uomo a distruggere o
          avverte in ciò, prima di tutto, una povertà o  ad alterare la natura.
          meschinità dello sguardo dell’uomo, ani-  Con questa mostra fotografica la Forestale ha
          mato dal desiderio di possedere le cose   voluto ripercorrere alcuni momenti salienti della
          anziché di riferirle alla verità, e privo di  vita del Pontefice ma anche illustrare alcune sug-
          quell’atteggiamento disinteressato, gratui-  gestioni, legate alla sua parola. Papa Giovanni
          to, estetico che nasce dallo stupore per  Paolo II ha infatti più volte ricordato durante le
          l’essere e per la bellezza, il quale fa leggere  sue omelie e in occasione di eventi particolari, la
          nelle cose visibili il messaggio del Dio invi-  centralità della questione ecologica.
          sibile che le ha create. Al riguardo,     In particolare nell’enciclica Centesimus annus, sono
          l’umanità di oggi deve essere conscia dei  numerosi i passaggi in cui Wojtyla affronta la
          suoi doveri e compiti verso le generazioni  questione del rapporto tra uomo, natura e fede.
          future”.                                  Egli ha sempre evidenziato l’importanza del
                        dall’enciclica Centesimus annus,   rispetto dell’ambiente, contrapponendo la capa-
                               pubblicata nel 1991.  cità di trasformare messa in atto in maniera
                                                    incondizionata, e spesso cieca, alla necessità svi-
                                                    luppare, senza tradire, l’opera di costruzione
          Come nel 2005, con una copertina della rivista  voluta da Dio.
          interamente dedicata al “lungo cammino verso il  Quattro le sezioni di questo itinerario fotografi-
          cielo” - questo lo strillo di prima pagina - intra-  co: la prima dedicata al “paesaggio ambientale”
          preso da Papa Giovanni Paolo II, anche nel 2011  nella quale sono state esposte alcune immagini di
          in occasione della beatificazione il Corpo foresta-  luoghi, di incomparabile bellezza, protetti dal
          le dello Stato ha voluto rendere omaggio a quel  Corpo forestale dello Stato, a testimonianza della
          Papa, con una mostra dal titolo: “ I Sentieri della  straordinaria ricchezza del Creato; la seconda
          Fede”. Un’esposizione di tanti tasselli fotografici,  sezione   relativa alla Santa Messa celebrata dal
          dedicati alle sue passioni più  grandi: la montagna  Papa in Val Visdende nel  Veneto, il 12 Luglio
          e la natura. Passioni che il Corpo forestale ha  1987, in occasione della festa di San Giovanni
          condiviso con Karol Wojtyla, artefice di un capi-  Gualberto, patrono dei Forestali d’Italia; la terza
          tolo importante della nostra modernità e  sezione ha riguardato la foresta di Vallombrosa
          soprattutto, di un messaggio ambientale che  dove il Corpo forestale dello Stato ha realizzato
          punta al rispetto e alla salvaguardia del nostro  alcuni percorsi che consentono l’accesso a nume-
          “Giardino Terrestre”.                     rose “Cappellette” dedicate a San Giovanni
          Nei suoi testi Giovanni Paolo II definisce l’eco-  Gualberto. Le Cappellette votive sono l’espres-
          logia come lo “studio della relazione tra gli  organismi  sione di una religiosità semplice, immersa in un
          viventi e il loro ambiente, in particolare tra l’uomo e  contesto naturale di imparagonabile bellezza.
          quanto lo circonda. La natura come una realtà bella e  Nell’ultima sezione, sono state invece esposte le
          ordinata, dono di Dio all’uomo, imprescindibile per il suo  foto di un evento speciale ed altamente simboli-
          sviluppo  individuale e sociale”.         co: il 18 maggio 2005, in occasione del giorno in
          La sua grande intuizione fu quella di riuscire a  cui il Papa avrebbe compiuto il suo 85° com-
          fornire una definizione chiara e pienamente frui-  pleanno, il Corpo forestale dello Stato eresse sul
          bile dell’ambiente, inteso come “casa” e nello  versante occidentale del Gran Sasso in Abruzzo,
          stesso tempo come “risorsa” dell’uomo, ripren-  nei pressi del Pizzo Cefalone, una croce in ferro,
          dendo a modello la strada già intrapresa da San  alta 2,30 metri e pesante circa 500 chilogrammi,
          Francesco.                                dedicata al Pontefice. Oggi quella vetta porta il



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