Page 15 - n_8
P. 15
tempo libero
re una vita spesso malsana e stres- Questa disciplina de-
sante, sentono più il bisogno di cibi ve quindi aggiornarsi
naturali e di ambienti dove rilassar- ed approfondire le
si e ritemprarsi. Sono proprio i proprie conoscenze,
frutti del bosco che rappresentano cosa che si può con-
così una valida occasione per una seguire con questo
riscoperta degli ambienti naturali, nuovo tipo di propo-
creando una possibilità per riallac- sta di fruizione del
ciare i contatti con la natura. bosco. Tra le occa-
Ma ora che l’uomo si rende conto sioni di questo riav-
di non poter vivere in un ambiente vicinamento c’è an-
malsano e degradato, cerca di che l’opportunità of-
accostarsi anche a questi aspetti ferta dall’utilizzazio-
minori del bosco, perché ha capito ne dei prodotti non
che da un punto di vista ecologico legnosi del bosco. La
nessuna specie è minore o poco giustificazione a que- G. Marcoaldi - Panda Photo
importante. Ma se una volta ai sto è dettata da due
boschi era richiesta legna per scal- serie di motivi, di
darsi o per costruire case, fogliame ordine ecologico ed
per sfamare il bestiame e tante economico. numerosa, potrà costituire un ulte-
altre cose, al giorno d’oggi si cerca Innanzitutto, l’attenzione verso i riore motivo di attrazione e atten-
soprattutto un ambiente sano e prodotti spontanei porta necessa- zione, andando ad aumentare l’a-
pulito da godere così com’è. Ecco riamente ad una maggior cura more per il selviturismo.
allora il nuovo compito della selvi- della natura, cioè ad una maggiore Per quanto attiene alle motivazioni
coltura versatile: “il selviturismo”, protezione: spesso un rinnovato economiche legate alla produzione
fornire quelle giuste coordinate interesse può portare a curare il e raccolta dei prodotti non legnosi,
che possano servire per guidare in bosco al fine di favorire la diffu- possiamo aggiungere che: una
modo corretto chi ritorna verso la sione delle specie che forniscono volta era diffusa la figura del rac-
natura, insegnando che cosa vuol frutti di ogni genere. Ne consegue coglitore di piccoli frutti, di funghi
dire avere un preciso rapporto con un aumento di specie presenti e e di tartufi, mentre oggi va sempre
l’ambiente. Ma per far ciò, occorre quindi una maggiore stabilità del- più rarefacendosi anche a causa
una specifica informazione, una l’ecosistema nel suo complesso. È dell’agguerrita concorrenza delle
vera e propria scuola per insegnare noto a tutti che una volta i sorbi, i torme di turisti cittadini che inva-
le conoscenze degli ecosistemi con ciliegi, i corbezzoli, i giuggioli, i dono i boschi alla ricerca di questi
la coscienza di essere di fronte ad peri selvatici, i cornioli, i prugnoli, preziosi prodotti. È a questi turisti,
interlocutori esigenti e spesso i biancospini, i ginepri, e tanti altri dunque, che ci vogliamo rivolgere
documentati. Direi di più: con la erano spesso considerati un distur- per incoraggiarli, per informarli,
proposta del selviturismo, per bo e venivano eliminati con il ma anche per renderli coscienti
prima cosa, si deve essere consape- taglio del bosco. Oggi, general- che uno sfruttamento eccessivo
voli della necessità di proteggere e mente questo non si verifica più, e non è sostenibile per la vita dei
conservare la natura in ogni suo una maggior presenza di queste nostri boschi. È dunque questa la
aspetto, anche in quelli che posso- specie costituisce un importante filosofia del nostro selviturismo.
no sembrare più marginali come fonte alimentare anche per la
gli arbusti e le erbe del sottobosco. fauna selvatica che, più ricca e AUGUSTO VERANDO TOCCI
La Scuola nel bosco
Esiste in Toscana, nei pressi di Badia Tedalda (Arezzo) il Centro selvituristico, unico nel suo genere, “San
Patrignano” www.selviturismo.it - tel. 0575 714035 che funziona come “Scuola nel bosco” per imparare a
conoscere alimenti e medicamenti. La scuola è corredata di un erbario vivente comprendente le piante del
bosco che trovano impiego nella tradizione gastronomica forestale; un arboreto collezione di piante belle da
vedere e buone da mangiare che viene identificato nel “Giardino dell’Eden - colori e sapori nel bosco”.
Oltre alle varie nozioni, la scuola è in grado di orientare i visitatori e quindi gli ospiti nel fantastico mondo della
scuola di cucina rurale con i prodotti selvatici raccolti direttamente nei boschi circostanti. Fra queste attività
merita mensione la raccolta di tartufi, con l’ausilio di cani addestrati, negli impianti dei quali dispone il Centro e
la raccolta di frutti unici come il kiwi selvatico, il falso pepe cinese, l’olivello spinoso ecc. Sfruttando anche l’or-
to biologico dell’azienda, è ipotizzabile una vera scuola di sopravvivenza.
15