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          re una vita spesso malsana e stres-  Questa disciplina de-
          sante, sentono più il bisogno di cibi  ve quindi aggiornarsi
          naturali e di ambienti dove rilassar-  ed approfondire le
          si e ritemprarsi. Sono proprio i   proprie conoscenze,
          frutti del bosco che rappresentano  cosa che si può con-
          così una valida occasione per una  seguire con questo
          riscoperta degli ambienti naturali,  nuovo tipo di propo-
          creando una possibilità per riallac-  sta di fruizione del
          ciare i contatti con la natura.    bosco. Tra le occa-
          Ma ora che l’uomo si rende conto   sioni di questo riav-
          di non poter vivere in un ambiente  vicinamento c’è an-
          malsano e degradato, cerca di      che l’opportunità of-
          accostarsi anche a questi aspetti  ferta dall’utilizzazio-
          minori del bosco, perché ha capito  ne dei prodotti non
          che da un punto di vista ecologico  legnosi del bosco. La
          nessuna specie è minore o poco     giustificazione a que-  G. Marcoaldi - Panda Photo
          importante. Ma se una volta ai     sto è dettata da due
          boschi era richiesta legna per scal-  serie di motivi, di
          darsi o per costruire case, fogliame  ordine ecologico ed
          per sfamare il bestiame e tante    economico.                         numerosa, potrà costituire un ulte-
          altre cose, al giorno d’oggi si cerca  Innanzitutto, l’attenzione verso i  riore motivo di attrazione e atten-
          soprattutto un ambiente sano e     prodotti spontanei porta necessa-  zione, andando ad aumentare l’a-
          pulito da godere così com’è. Ecco  riamente ad una maggior cura       more per il selviturismo.
          allora il nuovo compito della selvi-  della natura, cioè ad una maggiore  Per quanto attiene alle motivazioni
          coltura versatile: “il selviturismo”,  protezione: spesso un rinnovato  economiche legate alla produzione
          fornire quelle giuste coordinate   interesse può portare a curare il  e raccolta dei prodotti non legnosi,
          che possano servire per guidare in  bosco al fine di favorire la diffu-  possiamo aggiungere che: una
          modo corretto chi ritorna verso la  sione delle specie che forniscono  volta era diffusa la figura del rac-
          natura, insegnando che cosa vuol   frutti di ogni genere. Ne consegue  coglitore di piccoli frutti, di funghi
          dire avere un preciso rapporto con  un aumento di specie presenti e   e di tartufi, mentre oggi va sempre
          l’ambiente. Ma per far ciò, occorre  quindi una maggiore stabilità del-  più rarefacendosi anche a causa
          una specifica informazione, una    l’ecosistema nel suo complesso. È  dell’agguerrita concorrenza delle
          vera e propria scuola per insegnare  noto a tutti che una volta i sorbi, i  torme di turisti cittadini che inva-
          le conoscenze degli ecosistemi con  ciliegi, i corbezzoli, i giuggioli, i  dono i boschi alla ricerca di questi
          la coscienza di essere di fronte ad  peri selvatici, i cornioli, i prugnoli,  preziosi prodotti. È a questi turisti,
          interlocutori esigenti e spesso    i biancospini, i ginepri, e tanti altri  dunque, che ci vogliamo rivolgere
          documentati. Direi di più: con la  erano spesso considerati un distur-  per incoraggiarli, per informarli,
          proposta del selviturismo, per     bo e venivano eliminati con il     ma anche per renderli coscienti
          prima cosa, si deve essere consape-  taglio del bosco. Oggi, general-  che uno sfruttamento eccessivo
          voli della necessità di proteggere e  mente questo non si verifica più, e  non è sostenibile per la vita dei
          conservare la natura in ogni suo   una maggior presenza di queste     nostri boschi. È dunque questa la
          aspetto, anche in quelli che posso-  specie costituisce un importante  filosofia del nostro selviturismo.
          no sembrare più marginali come     fonte alimentare anche per la
          gli arbusti e le erbe del sottobosco.  fauna selvatica che, più ricca e       AUGUSTO VERANDO TOCCI



                                                 La Scuola nel bosco

            Esiste in Toscana, nei pressi di Badia Tedalda (Arezzo) il Centro selvituristico, unico nel suo genere, “San
            Patrignano” www.selviturismo.it - tel. 0575 714035 che funziona come “Scuola nel bosco” per imparare a
            conoscere alimenti e medicamenti. La scuola è corredata di un erbario vivente comprendente le piante del
            bosco che trovano impiego nella tradizione gastronomica forestale; un arboreto collezione di piante belle da
            vedere e buone da mangiare che viene identificato nel “Giardino dell’Eden - colori e sapori nel bosco”.
            Oltre alle varie nozioni, la scuola è in grado di orientare i visitatori e quindi gli ospiti nel fantastico mondo della
            scuola di cucina rurale con i prodotti selvatici raccolti direttamente nei boschi circostanti. Fra queste attività
            merita mensione la raccolta di tartufi, con l’ausilio di cani addestrati, negli impianti dei quali dispone il Centro e
            la raccolta di frutti unici come il kiwi selvatico, il falso pepe cinese, l’olivello spinoso ecc. Sfruttando anche l’or-
            to biologico dell’azienda, è ipotizzabile una vera scuola di sopravvivenza.




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