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              SELVITURISMO: UN MODO




                     NUOVO DI VIAGGIARE





              I prodotti del bosco e il contatto con la natura rappresentano una valida
                  occasione per la riscoperta dell’ambiente e di itinerari suggestivi


              l selviturismo è una nuova     colori e tonalità e per captare una  le. Nel definire “secondari” certi
              forma di viaggiare sotto tutti  tenue fragranza, anche semplice-  prodotti, si poteva quasi leggere
         I gli aspetti, sia per chi ha deci-  mente dell’erba bagnata, con le   una sorte di disprezzo nei confron-
          so di allontanarsi dalla frenesia di  nostre mucose necrotizzate da   ti dei piccoli frutti, arbusti, erbe,
          tutti i giorni, dal rumore delle città  fumo, polveri e smog.         che apparivano di ben poco conto
          ma, anche, nuovo per la gente di   Certo, il modo migliore per avvici-  rispetto all’importanza di un tron-
          campagna o di montagna che, in     narsi a questo tipo di turismo è   co d’abete o della legna da ardere
          virtù di nuove possibilità anche   proprio quello di spogliarsi anche  o del carbone.
          economiche offerte dalle attuali   solo per poco, dalle nostre vesti ed  Di ben diverso avviso erano
          contingenze, può rivolgersi al     indossare quelle più scomode di    senz’altro le popolazioni rurali più
          bosco con un occhio diverso e sco-  chi ci ha preceduto in questo pas-  povere che vivevano ai margini
          prire quelle possibilità di turismo  saggio terreno. Quindi vesti sem-  della società, sia da un punto di
          che una volta erano proprio        plici, scarpe comode, attrezzatura  vista economico che fisico, le
          impensate.                         il meno possibile sofisticata e via  quali si rivolgevano normalmente
          Il selviturismo va considerato     nei boschi a passeggiare, a respira-  alle formazioni forestali per ovvia-
          come una passeggiata nel bosco,    re ad osservare e, possibilmente,  re alle croniche deficienze alimen-
          ad incontrare alberi ed arbusti che  senza lasciare traccia degradante  tari. Nei momenti di carestia poi, il
          ci mostreranno la loro generosità,  del nostro passaggio.             ricorso a queste risorse diventava
          una passeggiata che ci potrà far   Un tempo, si usava definire come   prezioso, anche per chi normal-
          imbattere in fantasie e credenze,  secondari tutti i prodotti che non  mente non ne aveva bisogno
          immagini fantastiche, usi, tradizio-  fossero legno, prodotto principale  (durante l’ultima guerra anche la
          ni. E, poi, perché no? Folletti, stre-  per eccellenza non solo per quan-  gente di città si era abituata a man-
          goni, guaritori, spiriti malvagi e  tità ma anche e soprattutto per la  giare il Bonium bulbo castanum,
          benevoli. Fare questo tipo di turi-  rilevanza economica e commercia-  volgarmente la pancaciola un
          smo significa anche riscoprire che                                    ombrellifera che tutt’oggi vegeta
          le selve  sono sempre state fonte                                     nei terreni incolti, e ad apprezzare
          primaria di prodotti ed utilità per                                   come piatto eccezionale i ributti
          l’uomo, ma anche pungente stimo-                                      del rovo lessati e mangiati a guisa
          lo per la fervida fantasia di chi, un  G. Marcoaldi - Panda Photo     di asparagi).
          tempo, viveva nella e della natura.                                   Ma così come si è modificata ed
          Un uomo più semplice, forse più                                       evoluta la struttura della nostra
          ingenuo; ma probabilmente anche                                       società, sono anche mutate la fisio-
          più in grado di ascoltare e decifra-                                  nomia e le funzioni del bosco stes-
          re il messaggio degli alberi, che, di                                 so, e questo particolarmente nelle
          sicuro, è più simile ad un sussurro                                   nostre zone appenniniche. Lo spo-
          che non ad uno schiamazzo.                                            polamento delle montagne ha
          Questo sussurro, questo “stormir                                      avuto come conseguenza l’abban-
          di fronde”, noi consumatori del                                       dono dello sfruttamento dei boschi
          terzo millennio, noi con le orec-                                     ed il rinselvatichimento di vaste
          chie così affollate di suoni, rumori,                                 superfici un tempo coltivate.
          chiacchiere, lo potremmo percepi-                                     Anche i prodotti del sottobosco,
          re proprio avvicinandoci ai boschi                                    nei periodi del grande boom indu-
          per fare questo turismo che, ripe-                                    striale avevano perso gran parte
          tiamo, si può considerare di tipo                                     della loro importanza. Solo negli
          nuovo. Sarà l’occasione per        Sopra e nella pagina accanto escursione tra i  ultimi anni sono stati rivalutati: gli
          apprezzare le mille sfumature di   pini loricati nel P.N. del Pollino  abitanti delle città, costretti a vive-



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