Page 11 - n_7
P. 11

protezione civile



          corpo impiega automezzi specifici  Tra il termi-                                                P. Siena
          come il Gippone IVECO 40.10,       ne     della
          l’autobotte 80.17 “Baribbi” sempre  campagna
          della IVECO e il Mercedes-UNI-     invernale e
          MOG U1650 TurboDiesel.             l’inizio di
          L’elevata flessibilità di impiego  quella estiva,
          dell’elicottero garantisce sempre  (la più stres-
          tempi di intervento molto ridotti  sante per gli
          soprattutto quando si tratta di rifor-  equipaggi in
          nire la benna antincendio “ Bambi  termini di
          bucket” che ha una capacità fino a  ore di volo e
          900 litri per i “412” e di 500 litri  condizioni
          per i “500”D. Laghi, fiumi, bacini  operative) il
          artificiali, mare, ma anche le pisci-  servizio
          ne possono consentire agli aeromo-  aereo forni-
          bili di “riarmarsi” per un nuovo   sce il suo
          lancio prima che le fiamme diven-  prezioso                          Un modello NH 500-C senza gancio baricentrico
          tino incontrollabili e distruggano in  supporto nelle battute “Adorno”  a contrastare l’attività dei bracco-
          poche ore ciò che la natura ha crea-  condotte da uomini a cavallo,   nieri in Aspromonte e in particola-
          to nell’arco di centinaia d’anni.   unità cinofile e motorizzate, volte  re nel quadrilatero costiero forma-
                                                                                to dai comuni di Gambarie, Scilla,
                                                                                Pellaro e Bagnara. In quest’area,
           P. Siena
                                                                                dove l’identificazione visiva dal
                                                                                cielo di attività illegali in corso di
                                                                                svolgimento è da sempre risultata
                                                                                impresa quanto mai ardua, i cac-
                                                                                ciatori di frodo aprono il fuoco
                                                                                contro i volatili provenienti
                                                                                dall’Africa del Nord che, stremati
                                                                                dalla lunga traversata del
                                                                                Mediterraneo, diventano così un
                                                                                bersaglio sin troppo facile.
                                                                                Ricognizione e collegamento inve-
                                                                                ce rientrano tra i compiti comple-
                                                                                mentari del Servizio Aereo del
                                                                                Corpo Forestale dello Stato e
                                                                                includono l’osservazione, ausilia-
                                                                                ria alle diverse specializzazioni
                                                                                previste per il personale, nonché il
                                                                                trasporto dei tecnici del Ministero
          In primo piano, un modello AB 47 degli anni ‘50. Fu il primo elicottero in dotazione al Corpo  delle Politiche Agricole e
          Forestale dello Stato                                                 Forestali, da cui il C.F.S. dipende.



                                                      LA STORIA
            Il Corpo Forestale dello Stato è stato il primo ente ad utilizzare l’elicottero per i suoi scopi istituzionali. I primi
            mezzi arrivarono nel secondo dopoguerra a seguito del piano Marshall per la ricostruzione. Due esemplari di
            Bell 47 D giunti in Italia nel 1949 furono impiegati nell’ambito delle campagne di irrorazione delle paludi, atti-
            vità che la Forestale eseguiva per debellare la malaria sotto l’egida dell’Aeronautica Militare. Fino al 1977 il
            Corpo disponeva di un Augusta Bell AB.47G gestito dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali che svolse
            fino al 1982 un servizio di sorveglianza soprattutto nella zona della pineta di Castelfusano. Nel 1979 vennero
            acquistati i primi tre elicotteri NH 500. L’addestramento dei piloti e degli specialisti avveniva allora come oggi
            presso l’Aeronautica Militare. Nel 1980 il Centro Operativo Elicotteri (COE) istituito l’anno precedente trovò
            sede presso l’aeroporto romano dell’Urbe. Successivamente il COE fu trasformato in Centro Operativo
            Aeromobili in seguito all’arrivo dei Canadair CL 215 che pur portando le insegne del CFS furono gestiti da
            personale di altri enti e vennero utilizzati nel servizio attivo fino al 1998.





                                                                                                             11
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16