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La rubrica si conclude con la dottoressa Valentina Vattani, che commenta
alcune pronunce della Suprema Corte intervenuta per fare chiarezza su profili
di applicazione di fattispecie come l’inquinamento ambientale e il disastro eco-
logico, previsti al Titolo VI bis “Dei delitti contro l’ambiente”, aggiunto, nel
codice penale, nel 2016.
Nella sezione che riguarda lo scenario internazionale figurano i lavori del
professor Jérome Bossan e l’articolo della professoressa Laura De Gregorio.
Nel primo articolo, il Professor Bossan ci illustra il processo di moderniz-
zazione della giustizia francese intrapreso negli ultimi vent’anni, che ha visto far
ingresso nella procedura penale transalpina il ricorso alla gestione dematerializ-
zata dei fascicoli, alla videoconferenza e ad altre innovazione, che hanno comun-
que sollevato interrogativi da parte del Consiglio costituzionale nazionale.
Nel secondo, la professoressa De Gregorio svolge considerazioni sul
dibattito dottrinale tra giurisprudenza italiana e canadese in tema di rapporti tra
sicurezza e libertà religiosa.
Nelle righe sulla giustizia militare, il Procuratore militare Antonio Sabino
approfondisce i contorni dei reati di insubordinazione e di abuso di autorità
mediante ingiuria. In particolare, focalizza l’attenzione sul valore della dignità della
persona nella tutela del rapporto gerarchico, così come concepito dalla riforma del
1985, che ha apportato alcune radicali modifiche al codice penale militare di pace.
Il Colonnello Fausto Bassetta, nel “Commentario al Codice dell’Ordinamento
Militare”, affronta la novella legislativa che ha introdotto la facoltà per un militare
di avvalersi dell’assistenza di un legale del libero foro nei procedimenti discipli-
nari di Stato, in alternativa alla difesa ad opera di un militare, come precedente-
mente stabilito.
Come di consueto, nuove attenzioni vengono poi dedicate alla storia mili-
tare, fonte inesauribile di insegnamento.
La professoressa Maria Gabriella Pasqualini ci accompagna ancora nel
passato, questa volta scavando nella vita dell’imperatore Napoleone Bonaparte,
costantemente dedito ad un’inconsueta attività epistolare, tradottasi in oltre
trentamila lettere autografe, che svelano la sua eccentrica e veramente singolare
personalità. Tra le tante missive, emerge quella indirizzata al Viceré del Regno
d’Italia, Eugenio de Beauharnais, figlio dell’omonimo Visconte Alessandro e di
Giuseppina, adottato dal Bonaparte dopo il matrimonio con quest’ultima.
A valle di un’impegnativa attività di ricerca documentale, il dottor
Riccardo Vommaro ci riporta agli avvenimenti accaduti durante i nove mesi
della dominazione nazista di Roma, periodo in cui si rivelò davvero determinan-
te l’apporto offerto dall’Arma dei Carabinieri alla Lotta di Liberazione.
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