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PAGINE DI STORIA
Nel periodo tra il
settembre 1943 e il
La dipendenza dall’occupante tedesco aveva in com-
penso evitato, all'inizio del '44, lo scioglimento della Le- maggio 1945, furono
gione e la fusione dei Carabinieri con la Milizia
Volontaria di Sicurezza Nazionale fascista (M.V.S.N.), oltre 250 i carabinieri
avvenuta, per lo meno da un punto di vista nominale,
nel restante territorio della Repubblica Sociale Italiana
(R.S.I.) con la costituzione di un’unica Guardia Nazio- vittime delle foibe, in
nale Repubblicana (G.N.R.). Ai carabinieri della Le-
fedeltà alla R.S.I. né imposto l’uso della camicia nera senso stretto ovvero
gione non era stato per altro richiesto il giuramento di
(la Legione sarà sciolta più tardi dagli stessi tedeschi,
nel mese di luglio, e i carabinieri saranno costretti a sce- comunque vittime di
gliere tra l’internamento in Germania e il passaggio
nella neocostituita Milizia di Difesa Territoriale). violenza a sfondo
La miniera di Cave del Pedril aveva già subito diversi
attacchi e sabotaggi nei mesi precedenti, come analoghi
attacchi erano portati in quel periodo ad altre centrali etnico, nonostante
idroelettriche della zona: in effetti la centrale idroelet-
trica di Bretto costituiva, in se stessa, un obiettivo mili- tanti di loro
tare legittimo e remunerativo. Non sembrerebbe dunque
corretto ricondurre l’azione partigiana all’esclusiva vo- collaborassero o
lontà di colpire i Carabinieri in quanto elemento più
rappresentativo della presenza italiana nell’area, come
pure da taluni sostenuto. Nel barbaro massacro perpe- avessero collaborato
trato ai danni dei 12 carabinieri, senza alcuno scopo o
vantaggio militare, è però evidente l’accanimento contro con la resistenza
l’elemento etnico italiano e la data del 23 marzo, ricor-
renza quell’anno del 25esimo anniversario della costi-
tuzione dei fasci di combattimento, ulteriormente contro l’occupante
suggerisce la ricerca di una particolare connotazione
simbolica nella pianificazione dell’attacco. nazista
La strage di Malga Bala è spesso anche posta in rela-
zione con l’eccidio che era stato perpetrato dai nazisti
per rappresaglia in una frazione di Bretto di Sopra nel- combattenti sloveni, le cui salme sarebbero state trasci-
l’ottobre 1943, uccidendo circa 15 persone, lasciandone nate a valle legate con fil di ferro.
esposti i corpi come monito alla popolazione e dando Nel periodo tra il settembre 1943 e il maggio 1945, fu-
alle fiamme tutte le abitazioni. Altri richiamano infine rono oltre 250 i carabinieri vittime delle foibe, in senso
anche lo scontro tra partigiani e reparti dell’Esercito ita- stretto ovvero comunque vittime di violenza a sfondo
liano avvenuto sul vicino monte Golobar nell’aprile an- etnico, nonostante tanti di loro collaborassero o avessero
cora precedente, in cui rimasero uccisi circa 40 collaborato con la resistenza contro l’occupante nazista.
10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV