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PAGINE DI STORIA
Napoli e Palermo, così da rafforzare i legami del popolo del sovrano - e quella dei componenti della famiglia
con la dinastia, o per svagarsi nelle residenze di Racconigi, reale - anche nelle cerimonie fuori della residenza e nei
San Rossore o Monza (ma qui Umberto aveva particolari corteggi reali, quando per facilitare le loro cavalcature,
motivi per fermarsi, data la prossimità della Villa Reale a Roma, era sparsa per terra della sabbia gialla.
con quella della contessa Litta) ed in questi soggiorni i Formavano allora una scorta montata che precedeva e
reali erano accompagnati da un drappello più o meno seguiva la carrozza reale mentre il comandante dello
numeroso di corazzieri. squadrone ed un altro ufficiale se ne tenevano ai lati.
Così a Napoli, nell'ottobre 1888, c’erano a Capodimonte, Certo questa posizione nel corteo dei due ufficiali ga-
insieme al comandante, due ufficiali, trentuno tra sot- rantiva il sovrano ma non permetteva un contatto visivo
tufficiali e corazzieri e trentasette cavalli. Sempre nello aperto, un bagno di folla, sia pure a distanza, e non per-
stesso anno, a maggio, per l’inaugurazione dell’esposizione metteva soprattutto che, come d'uso, qualche astante si
di Bologna il re era stato scortato dallo squadrone staccasse dalla folla per consegnare una supplica al re o
quasi al completo, cinque ufficiali e sessantanove sot- un omaggio floreale alla regina.
tufficiali e corazzieri con cinquantanove cavalli. Così a Napoli, il 17 novembre 1878, Umberto, divenuto
Al Quirinale, quando il re era a Roma, erano inizialmente re da gennaio, diede ordine agli ufficiali ed alla scorta
di servizio dodici, poi sei, corazzieri ed un sottufficiale, di tenersi più indietro, ciò che permise a un cuoco,
al comando di un tenente, pronti a compiere i servizi di Giovanni Passannante di raggiungere la carrozza, su
scorta che si fossero resi improvvisamente necessari, via della Corriera Grande, armato di un pugnale.
mentre altri corazzieri, in numero variabile negli anni, Il colpo che vibrò colpì di striscio il re ad una spalla
a seconda delle circostanze, facevano servizio di piantone perché il ministro Cairoli, che gli sedeva di fronte,
in alcuni locali della residenza e nei giardini. riuscì a sviarlo, rimanendo ferito a una gamba, mentre
Nelle cerimonie ufficiali un reparto di corazzieri di la regina ed il giovanissimo Vittorio Emanuele, che,
forza variabile rendeva gli onori militari agli ospiti nel vestito da marinaio, sedeva accanto al ministro, ebbero
grande salone detto, appunto, dei Corazzieri. gli abiti macchiati di sangue.
Come guardie del re i corazzieri proteggevano la vita Mentre l'attentatore si apprestava a vibrare un secondo
Nelle adiacenze del Palazzo Reale (Quirinale)
venne individuato un monastero da adibire a
caserma per l'intero squadrone lungo via XX
Settembre. La caserma 'Sanfront' prese il
nome dal Comandante della scorta di Carlo
Alberto che guidò la carica di Pastrengo
8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III