Page 8 - Notiziario 2018-3
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PAGINE DI STORIA













            Napoli e Palermo, così da rafforzare i legami del popolo  del sovrano - e quella dei componenti della famiglia
            con la dinastia, o per svagarsi nelle residenze di Racconigi,  reale - anche nelle cerimonie fuori della residenza e nei
            San Rossore o Monza (ma qui Umberto aveva particolari   corteggi reali, quando per facilitare le loro cavalcature,
            motivi per fermarsi, data la prossimità della Villa Reale  a Roma, era sparsa per terra della sabbia gialla.
            con quella della contessa Litta) ed in questi soggiorni i  Formavano allora una scorta montata che precedeva e
            reali erano accompagnati da un drappello più o meno     seguiva la carrozza reale mentre il comandante dello
            numeroso di corazzieri.                                 squadrone ed un altro ufficiale se ne tenevano ai lati.
            Così a Napoli, nell'ottobre 1888, c’erano a Capodimonte,  Certo questa posizione nel corteo dei due ufficiali ga-
            insieme al comandante, due ufficiali, trentuno tra sot-  rantiva il sovrano ma non permetteva un contatto visivo
            tufficiali e corazzieri e trentasette cavalli. Sempre nello  aperto, un bagno di folla, sia pure a distanza, e non per-
            stesso anno, a maggio, per l’inaugurazione dell’esposizione  metteva soprattutto che, come d'uso, qualche astante si
            di  Bologna  il  re  era  stato  scortato  dallo  squadrone  staccasse dalla folla per consegnare una supplica al re o
            quasi al completo, cinque ufficiali e sessantanove sot-  un omaggio floreale alla regina.
            tufficiali e corazzieri con cinquantanove cavalli.      Così a Napoli, il 17 novembre 1878, Umberto, divenuto
            Al Quirinale, quando il re era a Roma, erano inizialmente  re da gennaio, diede ordine agli ufficiali ed alla scorta
            di servizio dodici, poi sei, corazzieri ed un sottufficiale,  di  tenersi  più  indietro,  ciò  che  permise  a  un  cuoco,
            al comando di un tenente, pronti a compiere i servizi di  Giovanni  Passannante  di  raggiungere  la  carrozza,  su
            scorta  che  si  fossero  resi  improvvisamente  necessari,  via della Corriera Grande, armato di un pugnale.
            mentre altri corazzieri, in numero variabile negli anni,  Il colpo che vibrò colpì di striscio il re ad una spalla
            a seconda delle circostanze, facevano servizio di piantone  perché  il  ministro  Cairoli,  che  gli  sedeva  di  fronte,
            in alcuni locali della residenza e nei giardini.        riuscì a sviarlo, rimanendo ferito a una gamba, mentre
            Nelle  cerimonie  ufficiali  un  reparto  di  corazzieri  di  la  regina  ed  il  giovanissimo Vittorio  Emanuele,  che,
            forza variabile rendeva gli onori militari agli ospiti nel  vestito da marinaio, sedeva accanto al ministro, ebbero
            grande salone detto, appunto, dei Corazzieri.           gli abiti macchiati di sangue.
            Come guardie del re i corazzieri proteggevano la vita   Mentre l'attentatore si apprestava a vibrare un secondo
            Nelle adiacenze del Palazzo Reale (Quirinale)


            venne individuato un monastero da adibire a



            caserma per l'intero squadrone lungo via XX


            Settembre.  La  caserma  'Sanfront'  prese  il


            nome  dal Comandante  della scorta  di  Carlo



                    Alberto che guidò la carica di Pastrengo






            8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
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