Page 8 - Forestale N. 60 gennaio-febbraio 2011
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I forestali di Casedisopra                In quei boschi intorno alla sua casa, che in questi
          Anche se come in tutti i romanzi che si rispettino  giorni sono ricoperti da una spessa coltre bianca di
          il libro si apre con la frase di rito che qualsiasi ana-  neve che rende il paesaggio magicamente silenzio-
          logia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse,  so, si muovono i protagonisti di Malastagione.
          è assolutamente casuale, come non vedere nel pic-  “Con Loriano Macchiavelli - spiega Guccini -
          colo paesino di Casedisopra uno dei tanti borghi  abbiamo deciso che il maresciallo Benedetto
          arroccati fra i boschi al confine tra l’Emilia e la  Santovito (protagonista di una precedente serie di
          Toscana. E c’è già  chi pensa ad una frazioncina  romanzi degli stessi autori, ndr) non potesse più
          del più noto comune di Castelnuovo ne’ Monti in  lavorare per limiti di età. E ci è venuto in mente di
          provincia di Reggio Emilia, nel parco nazionale  creare un nuovo personaggio della Forestale che è
          dell’Appennino tosco-emiliano, situato a 700  un Corpo che la gente conosce poco ma che ha
          metri di altitudine non lontano dalla celebre Pietra  compiti simili a quelli della Polizia di Stato”.
          Bismantova, un gigantesco e misterioso sperone di  Protagonista è sempre un uomo delle istituzioni o
          roccia arenaria, piatto come un gigantesco tronco  meglio delle Forze di polizia. Lo scenario è quello
          d’albero mozzato.                         della piccola provincia italiana che non fa mai noti-
          Ma gli autori ci dicono che Casedisopra, nome  zia se non nei rarissimi casi di delitti misteriosi e
          ricorrente nella toponomastica locale, si trova  quasi sempre irrisolti. Poiana è un giovane dei nostri
          lungo la Porrettana che da Ferrara porta a Pistoia,  tempi. “Cambiano gli atteggiamenti - continua
          scavalcando le dure asperità dell’Appennino. E  Guccini - e anche il linguaggio ne risente. I dialoghi
          allora come non pensare a Pavana, il paese di  sono più stringati, moderni. Lo scenario appennini-
          Francesco Guccini, dove l’artista passa molto del  co è funzionale al giallo e, poi, le usanze della
          suo tempo quando è lontano da Bologna.    montagna ci consentono di riallacciarsi al passato”.


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