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Q Quuaannddoo bbrruucciiaa
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u unn bboossccoo ssiiaammoo ttuuttttii
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p piiùù ppoovveerrii
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no studio recente, realizzato presso il Quando brucia un bosco siamo tutti più
laboratorio di Ecogeografia ed poveri: ci rimettono gli ecosistemi
U Ecologia Animale dell’Università di animali – e lo studio dell’Università di Palermo
Palermo, getta nuova benzina sulle non lascia dubbi.
polemiche che precedono, accompagnano Ci rimettono gli ecosistemi vegetali,
e seguono le fiamme che ogni estate si depauperati e sviliti per qualità e quantità di
levano dalle nostre foreste. Un pool di varietà botaniche.
scienziati ha messo sotto osservazione Ci rimette la nostra salute – ogni ettaro di
un’area di 1.200 ettari, devastata nel 2001 da foresta che va in fumo libera nell’aria fino a 14 e
un incendio, e l’ha monitorata per quattro tonnellate di anidride carbonica, e ci rimette
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anni a intervalli fissi per vedere quali animali, in anche il nostro portafoglio alleggerito ogni d
quanto tempo e in quale ordine, la anno di circa 10 euro.
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ricolonizzavano. Dopo il primo anno sono A questa contabilità sfuggono i veri benificiari i
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ricomparse in media 20-25 specie contro le degli incendi boschivi. t
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48-50 delle aree di confronto. In totale, in Ancora una volta ci viene in aiuto il progetto
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quel bosco di querce, sono scomparsi il 55- palermitano dal titolo: “La perturbazione da o
60% degli animali che formano le comunità incendi nella comunità di vertebrati terrestri
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tipo dell’area mediterranea. nei boschi mediterranei”. r
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A quattro anni dall’evento la situazione è “Chi ci guadagna – si legge – sono gli animali i
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cambiata in modo impercettibile e gli più generalisti e opportunisti (merlo, gazza,
scienziati sostengono che per il ripristino della topolino domestico). E vista la scarsezza di a
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diversità ecologica tipica del bosco maturo predatori morti (martora, volpe, gatto l
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dovremo aspettare almeno 25-30 anni. selvatico, allocco), o che si sono allontanati
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Sempre che, nel frattempo, non si verifichino dall’area, si assiste a fenomeni di invasione e
nuovi incendi, perché in questo caso tempi e del ratto nero, che prende possesso del
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successione di ricolonizzazione si territorio competendo negativamente con
“dilaterebbero in modo indefinibile” e altri micromammiferi”.
parallelamente “diminuirebbe È proprio così, dagli incendi boschivi ci
inesorabilmente la diversità animale”. guadagnano solo i “ratti”.
12 Luglio
Avvolti nel suggestivo scenario
della millenaria Abbazia di
Vallombrosa - nel comune di
Reggello (Firenze) -, anche
quest’anno i forestali d’Italia
hanno celebrato San Giovanni
Gualberto, loro Patrono nonché
fondatore dell’Ordine. Oltre al
Capo del Corpo forestale dello
Stato Cesare Patrone, erano
presenti autorità civili ed
esponenti della comunità
scientifica. La Santa Messa è
stata celebrata dal Rev.mo
Padre Lorenzo Russo, Abate
Generale della Congregazione
Benedettina Vallombrosana.
Al termine della funzione religiosa
la Regione Calabria ha donato
L. Di Battista - NPA/CFS alimenterà la lampada votiva Il Forestale n. 29/2005
l’olio che fino al prossimo anno
nella Cappella del Santo,
all’interno dell’Abbazia.
A seguire, sono state
consegnate delle borse di studio
ai figli di forestali distintisi
nell’ultimo anno scolastico.
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