Page 2 - Calendario 2011
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1814 - 2014, l’Arma si accinge a celebrare il suo Arma dei Carabinieri compirà nel 2014 il suo secondo secolo di vita: un appuntamento che diviene straordinario momento di
secondo Centenario di vita al servizio della Nazione. lettura della nostra storia, delle pagine di fedele dedizione scritte dai Carabinieri di ogni tempo, pagine che sono il riferimento co-
Il Calendario Storico, a partire da questa edizione, stante per le generazioni del presente e che continueranno a guidare la nostra Istituzione negli anni futuri.
ne rievocherà il cammino attraverso quattro tappe È con questo spirito che il Calendario Storico 2011 inaugura la prima di una serie di quattro edizioni che, attraverso un’ ideale
fondamentali della sua storia, da sempre intrecciata via della memoria, ci condurrà dalle origini dell’Istituzione ai giorni nostri.
con la storia d’Italia: dalla Restaurazione all’Unità; Filo conduttore sarà il percorso etico e storico attraverso cui l’Arma, accompagnando la nascita e la vita della Nazione e
dai primi passi del Regno alla Prima Guerra delle 8.100 municipalità che la animano, è divenuta punto di riferimento per le popolazioni e per le Istituzioni, dando vita
Mondiale; dai fermenti sociali al Secondo Conflitto ad un legame profondo che ha fatto dell’uniforme del Carabiniere l’uniforme “amica” da tutti riconosciuta, alla quale poter
Mondiale; dalla nascita della Repubblica chiedere non solo sicurezza, ma anche un semplice aiuto, un consiglio, un conforto.
all’integrazione europea. Un’uniforme che, come raffigurato nella copertina di questo Calendario, lo stesso Vittorio Emanuele I di Savoia volle personalmen-
te approvare, all’indomani dell’emanazione delle Regie Patenti istitutive del Corpo: gli alamari, la fiamma, la bandoliera bianca
con la giberna, il cappello a due punte, popolarmente chiamato “lucerna”, diverranno, per tutti, simboli di protezione e sicurezza .
Sono i simboli dello straordinario patrimonio di valori e di idealità che, da sempre, orienta e sostiene l’azione di ogni Carabinie-
re: dei Carabinieri di Pastrengo, del Podgora e di Nassiryah, del Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto e del Generale C.A. Carlo Alberto
Dalla Chiesa, di tutti quei Carabinieri che quotidianamente, in ogni contrada d’Italia e dovunque si operi per tutelare la legalità e
per garantire le autentiche libertà dell’uomo, prestano silenziosamente il loro servizio meritando la fiducia e il consenso della gente.
E’ sulla base di questi fondamentali presupposti che l’Arma può presentarsi, alle soglie dei suoi duecento anni di storia,
quale Istituzione matura, efficiente e moderna. Forte delle sue radici antiche,essa è ben consapevole che la sua identità, rico-
nosciuta e apprezzata anche fuori dai confini nazionali, è segnata univocamente dall’impareggiabile patrimonio di valori e
di professionalità dei propri uomini e delle proprie donne. La loro salda motivazione e la loro abnegazione sono, ad un tempo,
certezza del presente e garanzia negli anni a venire dell’assolvimento di tutti i compiti che la Nazione ci affida. Un impegno,
questo, che tutti i Carabinier d’Italia, orgogliosi del privilegiato credito di riconoscenza e di affetto di cui sono depositari da 197
anni, rinnovano, in queste pagine e mio tramite, per il bene della nostra amata Patria.
GEN. C.A. LEONARDOGALLITELLI
COMANDANTE GENERALE
DELL’ARMA DEICARABINIERI
In questa pagina, viene raffigurata
la fine dell’epoca napoleonica;
a destra, il ritorno
di Vittorio Emanuele I in Piemonte (Olio di Bruno d’Arcevia)
(Da un dipinto di Jean-Louis Ernest Meissonier)