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Editoriale


               proporre d’intesa con quanti, ai diversi livelli, hanno responsabilità di
               intervento.
                  Qualsiasi iniziativa, intanto, deve prendere le mosse da un incontro-
               vertibile dato di fatto: se si vogliono raggiungere certi obiettivi, e la
               difesa del nostro patrimonio forestale è obiettivo primario cui deve ten-
               dere tutta la comunità nazionale, è indispensabile l’unità di intenti.
               Siamo, dobbiamo essere, tutti insieme in questa battaglia contro gli
               incendi boschivi che depauperano panorama e ambiente, economie e
               risorse. Siamo, e dobbiamo essere, tutti insieme a lavorare per arginare
               questa problematica, razionalizzare gli interventi, coinvolgere Regioni,
               Province, Comuni in un puzzle di azioni che non siano solo quelle di
               attribuirsi un numero di emergenza diverso dal 1515.
                  Occorre poi un’opera di sensibilizzazione metodica e incessante
               rivolta a tutti i cittadini, ma in primo luogo ai giovani, a cominciare pro-
               prio dalla scuola. In questo ambito e in questa occasione, pur senza
               voler entrare nel merito specifico dei programmi educativi, ci sembra
               giusto suggerire l’adozione di un approccio costante e progressivo, che
               sia in grado di attirare l’attenzione e l’interesse di chi riceve questi
               input, finalizzato alla “costruzione”, individuale e in conseguenza col-
               lettiva, di una vera e propria “coscienza ambientale” di prevenzione e
               tutela. Non ci aspettiamo risultati immediati, perché insegnare (mette-
               re un piccolo segno all’interno di ognuno) richiede dedizione e costan-
               za ma alla lunga è premiante. Anzi sta già premiando: le nuove genera-
               zioni sono molto più sensibili ai problemi dell’ecosistema rispetto ai
               loro genitori.
                  Proprio dell’avvicinamento dei cittadini di domani ai temi della salva-
               guardia dell’ambiente parla nel suo prezioso contributo il Capo della
               Protezione civile Guido Bertolaso che, insieme con gli altri autorevoli
               esponenti dell’Amministrazione forestale e del mondo scientifico e civi-
               le, ha arricchito con le proprie esperienze il Focus della nostra Rivista. Lo
               stesso Bertolaso fa inoltre riferimento alla dimensione di forza di poli-
               zia che la legge attribuisce al Corpo forestale dello Stato, cui sono
               demandati impegnativi compiti di vigilanza, prevenzione, lotta attiva agli
               incendi boschivi e repressione dei reati connessi. Compiti che il perso-
          Anno
               nale del Corpo svolge con competenza, abnegazione e professionalità.
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