Page 39 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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CRONACHE DI IERI
Carabinieri a Monopoli e tante altre importanti in- navale, alla società canottieri e alla Madonna della
formazioni. Madia, giunta dal mare su una zattera nella notte tra il
Vediamo cosa il sindaco D’Erchia scrisse in quel 18 15 e il 16 dicembre 1117.
giugno 1861: La solennità liturgica della Beata Vergine della Madia
“Signor Governatore, rivive ogni anno il suggestivo e sentito appuntamento,
quest’oggi alle ore 3 p.m. il vapore Ruggiero fermandosi proprio nel giorno del suo arrivo a Monopoli; il suo
in queste acque ha sbarcato dieci carabinieri reali per dipinto viene scortato in processione da due Carabinieri
stabilirsi in questo Comune […]”. in alta uniforme. Da oggi e per l’avvenire la presenza
Si tratta di un documento di estrema importanza, di quei Carabinieri “venuti dal mare”, come la nostra
come detto, ricco di particolari. I Carabinieri arrivarono amata Maria Vergine della Madia, assume un valore
in città alle 3 p.m. e, al contrario di quello che si po- simbolico molto più intenso per noi Monopolitani,
trebbe pensare, arrivarono per mare e non a cavallo o perché da buoni cittadini di un paese in riva al mare,
in marcia a piedi. sappiamo che proprio dalle acque giungono i canti e
Il sindaco D’Erchia, nella sua relazione dice: “[…] il miti di un glorioso passato.
vapore Ruggiero fermandosi in queste acque […]”, ma Quei primi dieci Carabinieri sbarcarono nel porto
cos’è o cos’era “il vapore Ruggiero”? vecchio di Monopoli, proprio dove approdò la Madia
In realtà, dovremmo parlare della Ruggiero in quanto della Beata Vergine Maria. Il vapore era fermo al
trattasi di una pirofregata della Real Marina del Regno largo, forse nei pressi del castello e le piccole barche
delle Due Sicilie, acquisita dalla Regia Marina sabauda traghettarono sulla terra ferma i militari della Benemerita,
all’indomani della costituzione del Regno d’Italia. dove il Sindaco e la Giunta municipale li accolsero
Varata nel 1842 ed entrata in servizio l’anno successivo, con parole di gratitudine. Il corteo mosse dalla piccola
era la capoclasse di quattro unità (Roberto, Tancredi, porta del porto vecchio per il luogo che ospiterà il
Guiscardo); lunga 57,4 metri e larga 11,43, aveva una Capitano e i Carabinieri, primo accasermamento così
propulsione di 4 caldaie tubolari ramate a galleria, due descritto dal sindaco D’Erchia: “[…] li ho provvisoria-
motrici alternative a vapore Maudslay a bassa pressione, mente allogati in questo Seminario […] fornendoli pure
di 300 CV, due ruote a pale e armamento velico a bri- del bisognevole fino a che il Fornitore avrà qui spedito gli
gantino e sviluppava una velocità di 6 nodi. Il 17 oggetti di casermaggio, che prego di sollecitare”.
marzo 1861, con la costituzione della Regia Marina, Il Seminario, dunque, fu la prima caserma dei Carabinieri
venne sottoposta a lavori, tra i quali la sostituzione a Monopoli. Appare logico affermare che la strada che
degli armamenti, ridotti a 6 cannoni ad avancarica da percorsero per arrivarci fu quella della Barbacana, via
160 mm (4 a canna liscia e 2 rigati), declassata nel San Cosimo e via Argento, luogo in cui è ancora oggi
1863 a pirocorvetta di II rango a ruote, nel 1867 ubicato quello che una volta era il Seminario.
venne avviata alla demolizione. Attualmente la caserma dei Carabinieri è all’interno
Pensandoci, non poteva esserci modo migliore per i di un vecchio monastero in via San Domenico, ma sa-
Carabinieri di arrivare nella nostra città trattandosi di pendo che al loro arrivo vennero alloggiati nel Seminario,
un paese sul mare. sorge spontaneo chiedersi quando si trasferirono nel-
Monopoli ha da sempre uno stretto legame con il l’attuale caserma, ma questa è un’altra storia…
mare; basti pensare alla marineria, alla cantieristica Pietro Pipoli
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO VII 39