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                                                           IL MEDIO ORIENTE.
                                                           FIUMI CONTESI TRA VECCHI E NUOVI
                                                           ATTORI
                                                           La storia del Medio Oriente è anche una
                                                           storia di fiumi contesi: il Giordano, condiviso
                                                           da Israele, Giordania, Siria, Libano e Cis-
                                                           giordania; il Nilo sfruttato principalmente
                                                           dall’Egitto e causa della crisi di Suez e,
                                                           dunque, della seconda guerra arabo-israe-
                                                           liana del 1956; il Tigri e l’Eufrate, controllati
                                                           dalla Turchia, visto che il 90% dell’acqua
                                                           dell’Eufrate e il 50% di quella del Tigri
                                                           hanno origine in territorio turco, ma da
                                                           cui dipendono anche Siria e Iraq.
                                                           In particolare questi ultimi due corsi d’acqua
                                     L’oro blu è vita.     rappresentano, oggi, una delle questioni
                      Quando abbonda è in grado            di maggiore tensione internazionale, arma
                                                           e bersaglio della geopolitica turca, ma an-
                di produrre benessere e plasmare           che parte di un risiko in cui sono emersi
                                  territori e culture.     nuovi attori “non statali” come gli jihadisti
                                                           dello Stato islamico.
                           Quando scarseggia crea          Per capire cosa sta accadendo e quali po-
                   sottomissione, povertà e morte          trebbero essere le conseguenze di questo
                                                           dramma annunciato, è utile fare un breve
                                       di Michela Mercuri
                                                           passo indietro. La Turchia, sfruttando il
                                                           ruolo di “rivierasco superiore”, ha storica-
                                                           mente ambito a gestire il controllo di
                  le carestie che stanno già mettendo in gi-  questi bacini, causando non pochi malu-
                  nocchio alcune regioni. È però nel Medio  mori con Siria e Iraq, che hanno risposto
                  Oriente che la penuria di oro blu potrebbe  brandendo l’arma dei guerriglieri separatisti
                  rappresentare il pericolo maggiore. Qui la  del Pkk, nemico giurato di Ankara a causa
                  cronica assenza di acqua si inserisce all’in-  delle mire indipendentiste. Damasco mi-
                  terno di uno dei quadranti più instabili del  nacciava di fornire sostegno ai gruppi
                  Pianeta, con il rischio di esacerbare ulte-  curdi e Ankara intimava di sospendere la
                  riormente le tensioni preesistenti.      concessione delle acque.
                                                           Un braccio di ferro che è andato avanti
                                                           per molti anni, fino a quando i miliziani
                                                           del califfato hanno occupato parte di questi
                                                           territori. Lo Stato islamico si è inserito a
                                                           gamba tesa nelle aree di crisi del Levante,
                                                           imponendo il pagamento delle tasse per
                                                           poi utilizzarne i proventi per tenere in
                                                           piedi l’organizzazione, perpetrare attentati
                                                           e “comprare” la quiescenza dei locali. L’ac-
                                                           qua è così divenuta arma infallibile per gli
                                                           jihadisti che, per sottomettere gli abitanti
                                                           dei villaggi occupati e piegare i nemici,
                                                           hanno più volte minacciato di interrompere
                                                           le forniture idriche o di far saltare le dighe.




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