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Foto di Elia Fontana








             in modo univoco dalla norma stessa. Ap-   paesaggio è così significativo da renderlo
             partenenti sia a specie autoctone che al-  unico, riconoscibile, oltre che apprezzabile,
             loctone, singoli o riuniti in filari, gruppi e  è il pregio paesaggistico il criterio a cui ri-
             alberature, radicati in contesti sia urbani  spondono.
             che agro-silvo-pastorali, sono alberi che,  La maggior parte degli alberi censiti rientra
             sfidando le avversità di natura biotica e  nel criterio naturalistico legato all’età e alle
             abiotica, sfuggendo all’interesse produtti-  dimensioni e questo aspetto è quello che
             vistico da parte dell’uomo, hanno potuto  ci spinge a classificarli tra i più vecchi, i più
             raggiungere età e forme imponenti, piante  grandi, i più alti, come in una gara tra
             a volte appartenenti a specie rare o micro-  giganti.
             ecosistemi di notevole importanza per uc-
             celli, micro-mammiferi, licheni, muschi,  IL PIÙ VECCHIO
             insetti e funghi.                         Allora ci stupiamo davanti a quello ricono-
             Ma sono anche alberi la cui storia biologica  sciuto come il più vecchio, l’olivastro di
             può ritenersi intimamente connessa a quella  Luras in Gallura, che conta oltre 3.000 anni,
             delle popolazioni locali: testimoni silenziosi  o rimaniamo colpiti dall’imponenza di alberi
             di una cultura, la loro vita, in alcuni casi, si  come l’antichissimo castagno dei Cento
             lega a particolari eventi della storia locale,  Cavalli in Sicilia, con i suoi 22 metri di cir-
             ad alcuni personaggi, a particolari usi e  conferenza del tronco e la sua immensa
             tradizioni, a leggende e fatti religiosi. Quan-  chioma, oppure ancora cerchiamo di rag-
             do li troviamo disposti a creare forme    giungere visivamente la punta della dou-
             basate su di un progetto unitario e ricono-  glasia di Vallombrosa in Toscana, che sembra
             scibile, meglio se in sintonia con i manufatti,  essere l’albero più alto in Italia con i suoi
       MARZO-APRILE 2018  mentre se il loro peso nella percezione del  miamo sull’importanza storica, culturale e
                                                       62 metri di elevazione. Se invece ci soffer-
             a loro attribuiamo un valore architettonico


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