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Il Forestale n. 81 60 pagine  25-07-2014  16:36  Pagina 6











                 Caserta. L’estensione complessiva è di circa 150  faranno verifiche sui diversi prodotti - cavolfiori,
                 ettari. Sono siti esclusivamente agricoli, quindi  pomodori, mele e quant’altro - che saranno tro-
                 non vengono prese in considerazione - e non  vati negli appezzamenti di terreno, con uno
                 potrebbe essere diversamente - quelle aree che  screening dettagliato. Subito dopo si passerà al con-
                 non sono più utilizzate ad oggi per la coltivazio-  trollo del cosiddetto top soil, cioè sarà campionato
                 ne di prodotti ortofrutticoli. Nella scala della  il primo strato di venticinque centimetri di terre-
                 pericolosità degli elementi inquinanti si va da 1 a  no: è quello che alimenta e influenza
                 5: in questa prima fase di controlli, non verranno  direttamente la struttura dei prodotti messi a col-
                 prese in considerazione le zone a rischio basso,  tivazione. Parallelamente, ed è la quarta fase, sarà
                 cioè 1 e 2.                                controllata l’acqua di falda attraverso i pozzi di
                                                            irrigazione con verifiche che andranno anche in
                 Le cinque fasi                             profondità. L’ultima fase sarà quella dell’esame in
                 Nella prima fase saranno avviati i controlli delle  profondità dei terreni: verrà utilizzato il geoma-
                 radiazioni. Verranno utilizzati strumenti abba-  gnetometro che permetterà di verificare, fino
                 stanza noti e anche comuni, i contatori Geiger,  grosso modo ad una profondità di venti metri,
                 che misurano le radiazioni di tipo ionizzante.  ogni alterazione del terreno.
                 Una verifica preliminare anche e soprattutto a  È, questa, una fase particolarmente importante
                 tutela degli operatori che dovranno poi eseguire i  perché consente di individuare tutti gli oggetti
                 controlli successivi. E infatti la seconda fase sarà  sotterrati, dal materiale di risulta ai laterizi, agli
                 quella del prodotto della terra, ove coltivata. Si  scarti di lavorazione. Potendosi così effettuare
                                                            anche una prova ulteriore, e stavolta definitiva,
                                                            sulla presenza di materiale radioattivo: nel caso in
                                                            cui alcuni scarti fossero stati blindati in massi di
                                                            cemento armato o in bidoni a chiusura ermetica,
                                                            sfuggendo quindi al controllo dei contatori
                                                            Geiger, con il geomagnetometro verrebbero
                                                            comunque individuati come presenza estranea
                                                            alla struttura del terreno. Il geomagnetometro
                                                            può essere collocato sotto un elicottero, sorvo-
                                                            lando una zona, ma con il rischio di verifiche più
                                                            superficiali; ovvero, può essere portato a spalla da
                                                            un operatore umano che deve percorrere tutta la
                                                            striscia da controllare, spostandosi di volta in
                                                            volta di appena dieci metri per non lasciare nulla
                                                            fuori screening. Verrà probabilmente utilizzata
                                                            questa seconda e più sicura metodologia.
                                                            Ma prima di queste cinque fasi ce n’è un’altra,
                                                            preliminare, molto importante. Anzi, fondamen-
                                                            tale per la regolarità dei controlli.
                                                            I campionamenti possono essere eseguiti ma solo
                                                            dopo la notifica dei tempi e dei modi di tale ope-
                                                            razione ai legittimi proprietari dei suoli. La
                                                            notifica è una condizione indispensabile per
                                                            avviare il procedimento amministrativo susse-
                                                            guente, a tutela ovviamente dei proprietari che
                                                            possono a loro volta intervenire con dei propri
                                                            tecnici di fiducia e far seguire le operazioni.
                                                            L’individuazione dei soggetti cui notificare il pro-
                                                            cedimento non è affatto semplice perché il
                                                            catasto dei terreni spesso non viene aggiornato.



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