Page 9 - Forestale N. 61 marzo-aprile 2011
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L’intervista
Come si è trovato Terence Hill nei
panni di un ispettore della Forestale?
Mi ci sono trovato benissimo. Io sono
sempre stato amante della natura e
degli animali liberi nel loro ambiente
naturale. Quando sono a casa mia nel
Massachusetts passo ore nei boschi,
soprattutto d’inverno quando c’è neve
e posso fare sci di fondo.
Ha mai sentito parlare della Forestale?
Certamente. Sin da bambino l’ho sem-
pre ammirata. Colgo l’occasione per
ringraziare il Corpo forestale che ci ha
© A. Molinari aiutato durante le riprese in Val
Pusteria con professionalità e grande
affetto.
Ci sono nella serie televisiva diverse scene d'azione particolarmente difficili. Un impegno fisico note-
vole. Come fa a tenersi sempre così in forma?
Questa serie è stata scritta per me, le scene d’azione non potevano mancare. Ho fatto molta ginna-
stica artistica e questo mi aiuta a fare le scene d’azione senza nessuna controfigura.
Difendere l’ambiente e la natura è un dovere di tutti. Quali i consigli di un forestale speciale come lei?
Dobbiamo renderci conto che la natura fa parte di noi, è un'estensione del nostro essere. Quando
distruggiamo l’ambiente la ferita è anche nostra. Come una ferita fisica. Non avere rispetto per la
natura è non aver rispetto per noi stessi. Talvolta penso che la violenza inferta al patrimonio natura-
le significhi che non ci amiamo abbastanza.
Girare una fiction nuova con molte scene ambientate in montagna e nei boschi comporta notevoli dif-
ficoltà e ingenti costi. Per integrare i budget sempre più risicati LuxVide - RaiFiction hanno avuto la
collaborazione della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige e della neonata Film Südtirol Alto
Adige. Una produzione per certi versi innovativa nel panorama italiano. Quale chiave avete scelto per
cercare anche questa volta il consenso del pubblico?
Da sempre - spiega Luca Bernabei che ha prodotto e fortemente voluto questo serial - la Forestale
protegge la natura e gli essere umani. Per mettere in scena l’azione del Corpo forestale negli episo-
di di “Un passo dal cielo” la chiave scelta nella narrazione è stata il loro speciale rapporto col
territorio delle Dolomiti. Nella serie tv questa conoscenza fa sì che il loro apporto alle indagini di natu-
ra poliziesca sia sempre risolutivo e determinante.
accentuano il carisma ipnotico di Terence che molto probabile che anche questo nuovo perso-
incolla allo schermo milioni di italiani di ogni età naggio saprà farsi amare subito dal vasto
con un’autorevole e sempre convincente presen- pubblico di Rai 1. Il popolare attore in questa
za dai contorni ormai mitici. Lo spirito del nuova avventura è diretto proprio da Enrico
forestale difensore della natura e del territorio Oldoini, ideatore di Don Matteo, mentre nel cast
rivive in lui e nelle avventure di cui è protagoni- troviamo Francesco Salvi nei panni del suo colla-
sta, insieme ad altri validi interpreti, tra cui la boratore fidato, Enrico Ianniello nella parte di un
bellissima Gaia Bermani Amaral nel ruolo di una giovane poliziotto e Francesco Salvi nei panni di
veterinaria. Nonostante abbia smesso la tonaca un altro forestale. Ma la presenza più originale è
del fortunatissimo Don Matteo, portato sul pic- quella di Katia Ricciarelli, sempre più convincen-
colo schermo per ben 7 serie, Terence Hill non te nel ruolo di attrice che qui interpreta la
rinuncia né alla commedia né ai temi sociali ed è proprietaria di una malga.
10 - Il Forestale n. 61