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a natura, a differenza degli uomini, un identità ben precisa, così come era definito
d’estate non va in vacanza, i fiori il campo d’azione, oggi i confini si sono
L continuano a sbocciare così come le allargati ed è necessario ridefinirne l’immagine
nuove generazioni di animali. Anche i fiumi e le sia all’interno che verso l’esterno, per non
foreste non si riposano, anzi proprio i boschi rimanere ingabbiati in stereotipi non più attuali.
pagano spesso in questo periodo un pesante E la strada è stata intrapresa.
ed ingiusto tributo in termini di fiamme e È vero, i forestali vengono da lontano e hanno
devastazioni. ai piedi gli scarponi artigliati e ben saldi al
Anche i forestali non vanno in vacanza perché terreno, la loro è una strada che passa
da loro dipende la tutela del verde. Anche in attraverso montagne, boschi, coltivi, ed oggi
acqua, perché il mare ha i suoi boschi, e non arriva al mare e in città. Ai piedi sempre gli
sono “i prati in fondo al Mare” di Stanislao stessi scarponi, ma sulle spalle una
Nievo, ma la linea di costa resa verde dalla formazione sempre più specialistica - e al
vegetazione di duna e di macchia. Anche qui passo con i tempi -, e nelle mani strumenti
sono stati presenti i guardiani dell’ambiente, e tecnologici d’avanguardia.
a Sabaudia, per esempio, i primi “Baywatch” Il primo semestre dell’anno ha visto i forestali e
del Corpo su moto d’acqua hanno vegliato - ottenere grandi successi sul fronte degli
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tra luglio e agosto - sulla sicurezza degli incendi boschivi, e questa estate - rispetto al d
ecosistemi costieri e su quella dei bagnanti. 2003 - è andata meglio, grazie al d
Il Corpo Forestale è un’istituzione sana e piena coordinamento interforze e alla rapidità di i
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di energie, e le nuove funzioni alle quali è intervento nelle operazioni di spegnimento
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chiamato dal recente riordino, gli forniscono che hanno permesso di risparmiare 29.765 t
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strumenti idonei per affrontare le emergenze ettari di vegetazione. Buone notizie anche per
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ambientali a tutto tondo, dagli incendi alla la lotta ai traffici illeciti di rifiuti e per la tutela o
tutela delle specie animali e vegetali protette, delle specie animali e vegetali in via di
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dalle frodi alimentari alla valorizzazione del estinzione. r
paesaggio naturalistico italiano. Compiti A grandi operazioni corrispondono grandi i
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articolati e complessi che richiedono una sacrifici, e l’impegno è quello di mettere in
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grande flessibilità operativa della struttura e campo nuovi organici e nuovi strumenti, per a
che dovrà vedere allineati l’Ispettorato poter condividere e ripartire su una base più
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Generale e gli uffici territoriali sia in termini di ampia - e con mezzi più idonei -, la fatica del l
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formazione che di incontro, dialogo e lavoro. Ai forestali non si chiede solo di
operatività. Grazie al lavoro incessante e allo intervenire nelle emergenze, ma di farsi e
spirito di servizio, i forestali sono amati dai interpreti della promozione della cultura
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cittadini, che li considerano interlocutori ambientale, perché in un futuro, speriamo non
privilegiati nelle tematiche ambientali, lontano, la natura possa nuovamente
riconoscendo la professionalità e la generosità difendersi da sola, avendo per alleati cittadini
della loro missione. Nel passato il Corpo aveva informati e consapevoli.
26 Luglio
La spedizione del K2 fu nel 1954 simbolo
della ricostruzione italiana dopo il disastro
della guerra; la stessa impresa, 50 anni
dopo, mantiene alti gli obiettivi di un’Italia
propositiva sotto molti aspetti. Il ritorno alla
vetta seconda al mondo, ma la più difficile
da scalare, è stato accompagnato infatti
dall’inaugurazione di un ospedale
pediatrico che serve una popolazione di
2000 abitanti; dall’apertura di un museo
sulla conquista del K2 nella città di Skardu;
da molteplici risvolti diplomatici tra le
autorità italiane e quelle pakistane, fino alla
futura realizzazione del parco naturale del
Karakorum per la tutela dell’area da ogni
forma di abuso; da nuovi studi scientifici
per misurare l’inquinamento su scala
globale, l’evoluzione geologica delle rocce
e dei ghiacciai. Gli italiani, il 26 luglio, sono
giunti sul tetto del mondo. Primi Mondinelli
e Unterkicher come allora la coppia
Compagnoni-Lacedelli. Circa 45 minuti più
tardi Michele Compagnoni, Ugo Il Forestale n. 23/2004
Giacomelli e Walter Nones. Tra i membri
del gruppo di supporto alla spedizione,
che ha avuto come capo onorario il
Ministro delle Politiche Agricole e Forestali
Gianni Alemanno, anche un drappello di
forestali alpinisti.
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