Page 2 - Maltrattamenti
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I MALTRATTAMENTI CONTRO FAMILIARI E CONVIVENTI consistono in atti
prevaricatori, vessatori e oppressivi messi in atto dall’autore e che implicano, nella vittima,
sofferenze fisiche e/o psicologiche. Tali condotte possono configurare altri tipi di reato (per
es. percosse, lesioni, violenza sessuale, violenza privata, ecc.) ma, se diventano abituali, si
tramutano nel reato di maltrattamenti
Il reato in questione è punito ai sensi dell’art. 572 c.p..
Si tratta di un reato abituale quindi, per potersi configurare occorre che le condotte poste in
essere dall’autore siano protratte nel tempo.
I maltrattamenti si identificano nelle seguenti condotte messe in atto dal soggetto
maltrattante:
• frequenti insulti;
• litigi violenti;
• non dare la possibilità di esprimere un pensiero;
• controllare frequentemente i contenuti del cellulare;
• controllare/ togliere le risorse economiche;
• sminuire il partner e/o un altro componente della famiglia;
• umiliare in pubblico;
• vietare di sentire parenti e amici;
• vietare di uscire di casa;
• costringere il partner ad avere rapporti sessuali;