Page 13 - Calendario 2011
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Nel 1835contro il « cholera morbus »


                                                                                                                                                                                           “B          ello è il far conosciute le magnanime azioni dei generosi; ma quando col divulgarle si
                                                                                                                                                       Maggio                                      eccitano gli animi altrui ad imitarle, allora diviene stretto debito di farle manifeste. Noi
                                                                                                                                                                                                   compiremo questo debito nel pagare un tributo d’ammirazione ai Carabinieri Reali».
                                                                                                                                                                                                   Queste parole sono tratte da una cronaca de «La Gazzetta di Genova» del 26 agosto
                                                                                                                                                                                                   1836. L’epidemia di colera sviluppatasi l’anno precedente in Liguria e in altre aree dello
                                                                                                                                                                                                   Stato Sardo, si stava ormai esaurendo. L’azione dei Carabinieri fu anche in questo fran-
                                                                                                                                                          1   D  s. Giuseppe artigiano
                                                                                                                                                                  Festa del Lavoro                 gente infaticabile, essendosi prodigati per alleviare le sofferenze della gente e avendo con-
                                                                                                                                                          2   L  s. Atanasio                       tribuito a liberare dal pericolo di contagio le campagne e le città, ove i cadaveri venivano
                                                                                                                                                          3   M  ss.Filippo e Giacomo
                                                                                                                                                          4   M  s. Antonina                       abbandonati disumanamente. «Incaricati di penoso, incessante servizio — prosegue la
                                                                                                                                                          5   G  s. Gottardo                       cronaca — essi superarono l’aspettazione dell’universale nel farsi pronti...a correre nei
                                                                                                                                                          6   V  s. Evodio
                                                                                                                                                          7   S  s. Sereno                         più meschini ed appartati abituri dei contadini abbandonati, miseri ed agonizzanti, da
                                                                                                                                                          8   D   Beata Vergine di Pompei          chi aveva comune la patria. Non è maniera di servizio per ributtante e pericoloso che fos-
                                                                                                                                                          9   L  s. Geronzio
                                                                                                                                                         10   M  s. Antonino                       se al quale i Carabinieri siansi ricusati ed è pur onorevole per quella eletta milizia l’udire
                                                                                                                                                         11   M  s. Petronilla                     sulle labbra d’intere popolazioni a suonare costante e uniforme una lode». Nelle immagi-
                                                                                                                                                         12   G  s. Rosanna
                                                                                                                                                         13   V   B. Maria V. di Fatima            ni, sotto, alcune scene del pietoso intervento dei Carabinieri in soccorso alle popolazioni.
                                                                                                                                                         14   S  s. Mattia
                                                                                                                                                         15   D  s. Torquato
                                                                                                                                                         16   L  s. Ubaldo
                                                                                                                                                         17   M  s. Pasquale Baylon
                                                                                                                                                         18   M  s. Felice
                                                                                                                                                         19   G  s. Celestino V
                                                                                                                                                         20   V  s. Bernardino da Siena
                                                                                                                                                         21   S  s Valente
                                                                                                                                                         22   D  s. Rita da Cascia
                                                                                                                                                         23   L  s. Desiderio
                                                                                                                                                         24   M  s. Beda
                                                                                                                                                         25   M  s. Filippo Neri
                                                                                                                                                         26   G  s. Agostino di Canterbury
                                                                                                                                                         27   V  s. Germano
                                                                                                                                                         28   S  s. Ferdinando
                                                                                                                                                         29   D  s. Giovanna d’Arco
                                                                                                                                                         30   L  ss.Trinità
                                                                                                                                                         31   M   Visitazione della B.V.









                                                                               1833, l’anno del

                                                                               pennacchio rosso-blu
                                                                             S     alito al trono il 27 aprile 1831, il Re

                                                                               Carlo Alberto dedicò subito grande attenzio-
                                                                               ne al riordino delle Forze Armate, non tra-
                                                                               scurando il particolare assetto uniformolo-
                                                                               gico. Per quanto atteneva al Corpo dei Cara-
                                                                               binieri Reali, il 25 giugno 1833 fu introdot-
                                                                               ta l’innovazione più rilevante, destinata a
                                                                               caratterizzare l’Istituzione fino ai giorni
                                                                               nostri. Si tratta dell’adozione del «pennac-
                                                                               chio al cappello, la parte superiore del qua-
                                                                               le sia di color scarlatto, e quella inferiore di
                                                                               color turchino». Non veniva specificato il
                                                                               significato dei colori in senso araldico, ma
                                                                               era intuibile che il rosso stesse ad indicare
                                                                               l’eroismo conseguito in condizioni cruente,
                                                                               e il turchino il privilegio di essere un Corpo
                                                                               «Reale», discendente gerarchicamente dal
                                                                               solo Sovrano. Per gli Ufficiali e i Marescial-
                                                                               li venne infine prescritta una elegante spa-
                                                                               da, che prese il nome di «Albertina» in ono-
                                                                               re del Re Carlo Alberto.
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