Page 37 - Notiziario Speciale 9 maggio
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CADUTI NELLA LOTTA AL TERRORISMO





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         Nato a Caprarola (VT) il 15 gennaio 1949, si arruola nell’Arma nel 1967 e nel 1970 consegue il
         grado di Vice Brigadiere. Viene destinato prima al Battaglione “Campania”, poi a quello “Emilia Ro-
         magna”. Nel 1973 viene trasferito al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Foligno (PG). Dal
         1976 è in servizio al Nucleo Radiomobile di Viterbo.
         Lascia la moglie e un figlio. E’ decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” concessa
         il 29 gennaio 1982 e di Medaglia d’Oro di vittima del terrorismo. Al suo nome è intitolata la sede del
         Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo insieme all’Appuntato Ippolito Cortellessa.
                              APPUNTATO IPPOLITO CORTELLESSA
                              Nato  a  Vivaro  Romano  (RM)  il  10  ottobre  1930,  si  arruola  nell’Arma  nel  1950,  divenendo
                              Carabiniere  effettivo  l’anno  seguente  e  Appuntato  nel  1969.  Presta  servizio  in  numerosi  Reparti
                              territoriali in Toscana, Sardegna e Lazio. Dal 1963 è effettivo alla Compagnia di Viterbo e dal 1972 è
                              assegnato al Nucleo Radiomobile – Squadra motocilisti di Viterbo. Lascia la moglie e due figli. E’
                              decorato  di  Medaglia  d’Oro  al Valor  Militare “alla  memoria”  concessa  il  29  gennaio  1982  e  di
                              Medaglia d’Oro di vittima del terrorismo. Al suo nome è intitolata la sede del Comando Provinciale
                              Carabinieri di Viterbo insieme al Brigadiere Pietro Cuzzoli.
                                                     MARESCIALLO MAGGIORE ANTONINO RUBUANO
         Nato a San Fratello (ME) il 23 dicembre 1929, si arruola nell’Arma nel 1950, conseguendo la
         promozione a Vice Brigadiere nel 1955 e a Maresciallo Maggiore nel 1977. Presta servizio presso
         numerosi Reparti territoriali del Lazio e della Sicilia.
         Nel 1969, quale Comandante della Stazione di Poggioreale (TP), ottiene la Medaglia di Bronzo al
         Valor Civile per l’impegno profuso nel soccorso alla popolazione colpita dal sisma del 1968.
         Dal 1978 è Comandante della Stazione Carabinieri di Montefiascone (VT).
         Lascia la moglie e tre figli.



                       11 AGOSTO 1980, VITERBO


            L’11 agosto 1980, verso mezzogiorno, tre giovani armati  l’autista del mezzo intimandogli di non muoversi. Suc-
            facevano  irruzione,  a  viso  scoperto,  nell’agenzia  del  cessivamente, i malviventi, dopo aver sottratto le pistole
            Banco del Cimino a Viterbo e, minacciando gli impiegati,  d’ordinanza  ai  militari,  rapinavano  un  automobilista,
            si facevano consegnare la somma di 30.000.000 di lire,  impossessandosi della vettura a bordo della quale si al-
            fuggendo subito dopo a piedi. In località Ponte dei Cetti,  lontanavano in direzione di Roma. Il pomeriggio stesso,
            il Brigadiere Pietro Cuzzoli e l’Appuntato Ippolito Cor-  a Montefiascone, nei pressi di Viterbo, durante la ricerca
            tellessa, impegnati nella ricerca degli autori della rapina,  dei terroristi autori dell’omicidio, il Maresciallo Maggiore
            fermavano, per identificarle, alcune persone che stavano  Antonino Rubuano, comandante della locale Stazione, e
            salendo a bordo di un autobus di linea. Fra queste si ce-  l’Appuntato Pietro Ranieri restavano coinvolti con l’auto
            lavano  effettivamente  alcuni  degli  individui  che  poco  di servizio in un sinistro stradale mentre raggiungevano
            prima avevano consumato la rapina.                      il luogo in cui era stata segnalata alla Centrale Operativa
            Alla  richiesta  dei  documenti,  uno  dei  malviventi  non  di Orvieto la presenza di un individuo sospetto.
            esitava a estrarre una pistola e a far fuoco contro il sot-  Nell’occasione, il Maresciallo decedeva immediatamente
            tufficiale che, sebbene gravemente ferito, ingaggiava una  mentre l’Appuntato restava ferito. Le successive indagini
            violenta colluttazione con l’uomo, riuscendo a ferirlo a  permetteranno di individuare i responsabili del delitto,
            sua volta prima di cadere a terra privo di vita. Conte-  tutti appartenenti alla pericolosa organizzazione eversiva
            stualmente, gli altri due complici affrontavano l’Appuntato  “Prima Linea”. A Cuzzoli e Cortellessa saranno concesse
            Cortellessa,  uccidendolo  con  il  concorso  di  un  altro  la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” e la
            malvivente, già salito sull’autobus, che aveva minacciato  Medaglia d’Oro di vittima del terrorismo.




                                                               NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO II 37
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