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PAGINE DI STORIA
MISSIONE IN TURCHIA (1919-1923). DUE CARABINIERI IN UNIFORME RIDOTTA IN SERVIZIO A COSTANTINOPOLI
ALL'IMBARCO DI UN BATTELLO, AFFIANCATI DA DUE GENDARMI TURCHI
3° settore, che comprendeva il dipartimento di Stambul, tista Carossini che seppe operare in un teatro partico-
fu attribuito al comando francese. larmente difficile dove, a differenza di Costantinopoli,
Contemporaneamente al Battaglione a Costantinopoli, erano più forti i sentimenti nazionalistici e più marcato
il Governo di Roma aveva inviato un Reggimento in l’odio verso le truppe occupanti. A rendere ancora più
Anatolia. Il Regio Esercito aveva occupato la zona co- precaria la situazione contribuiva la presenza di truppe
stiera tra Scalanova ed Adalia in quanto nelle inten- greche che miravano ad imporre la propria egemonia
zioni italiane vi era l’obiettivo di stabilire una zona di nella regione. Per quanto riguarda la situazione della
influenza e di espansione, principalmente di carattere Gendarmeria Ottomana, come a Costantinopoli anche
economico, in Asia minore. Anche in Anatolia furono in Anatolia la situazione era problematica: i gendarmi
inviati reparti dei Carabinieri che, oltre a svolgere le turchi apparivano sfiancati nel morale, privi di ogni
funzioni di Polizia Militare, avrebbero dovuto prov- mezzo di sussistenza, mal pagati, male armati. Colla-
vedere a riorganizzare la Gendarmeria Ottomana. boratore del Generale francese Faulon, Ispettore Ge-
Il servizio in Anatolia doveva essere coordinato con nerale della Gendarmeria Ottomana, il Carossini riuscì
quello svolto a Costantinopoli, pur assumendo un ca- a formare un reggimento di Gendarmeria Ottomana,
rattere autonomo. Un ruolo di primo piano nella mis- libero dall’influsso ellenico, la cui giurisdizione rien-
sione in Anatolia lo ebbe il Maggiore Giovanni Bat- trava nella zona di occupazione italiana, ed allo stesso
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V 9