Page 6 - Notiziario 2020-2
P. 6

PAGINE DI STORIA








                                                                      Dopo la liberazione,



            Con  la  nuova  configurazione  della  Luogotenenza,            Umberto si era
            venne  meno  la  responsabilità  politica  del  principe
            Umberto verso il re, con la correlata possibilità del-
            l’eventuale revoca della Luogotenenza da parte di que-  insediato al Quirinale,
            st’ultimo.  Contemporaneamente,  era  avvenuta  una
            “novazione” della fonte del potere Luogotenenziale:            che idealmente
            non era ormai più il sovrano, bensì il Governo, espres-
            sivo del volere dei partiti sottoscrittori del “Patto di
            Salerno”, la fonte in parola.                                   “aveva riaperto
            Essendo rientrato a Roma già subito dopo la ricordata
            liberazione, Umberto si era insediato al Quirinale, che     i battenti”, in realtà
            idealmente “aveva riaperto i battenti”, in realtà mai
            stati chiusi, in quanto anche durante l’assenza della fa-       mai stati chiusi,
            miglia reale dall’ 8 settembre 1943 al 4 giugno 1944,
            erano rimasti alcuni funzionari ed impiegati del mini-
            stero della Real Casa, in una nebbia giuridico- ammi-          in quanto anche
            nistrativa.
            Il Governo di Salò ignorò infatti a lungo l’Ammini-          durante l’assenza
            strazione della Real Casa, e non pretese dai suoi di-
            pendenti  quel  giuramento  di  fedeltà  che  era  stato
            imposto, viceversa, agli altri pubblici dipendenti sotto    della famiglia reale
            giurisdizione repubblichina .
            Circa le vicissitudini del reale Palazzo, dal diario del      dall’ 8 settembre
            Conservatore del Quirinale, comm. F. Villa, risulta
            che i due ufficiali delle SS Ten. Col. Kappler e Ten.
            Schultze ignorando il cartello di divieto di ingresso          1943 al 4 giugno
            timbrato dalla ambasciata tedesca, il 12 febbraio 1944
            vi erano entrati compiendo un’accurata ispezione, ri-      1944, erano rimasti
            petuta quattro giorni dopo con l’asportazione di vari
            oggetti, vini , liquori e generi alimentari: una vera e       alcuni funzionari
            propria razzìa.
            Il 23 marzo, dopo l’attentato di via Rasella -riporta
            ancora il diario- essendo state ospitate al Quirinale              ed impiegati
            alcune donne ferite entrate da Porta della Pagliara, ir-
            ruppero dei soldati tedeschi e reparti della Milizia re-          del Ministero
            pubblicana, minacciando rappresaglie. Il 24 il personale
            della  Real  Casa  ivi  rimasto,  fu  tenuto  per  due  ore
            sotto la minaccia delle armi, mentre vennero compiuti           della Real Casa
            atti vandalici dalla soldataglia nazi-fascista, che costrinse
            a consegnare le armi i Corazzieri. Per tragico destino,



            6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11