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PAGINE DI STORIA














                                                     di TITO LUCREZIO RIZZO
 nel passaggio dalla monarchia alla Repubblica







                                              urante quella sorta   Tramite la Luogotenenza era stata salvaguardata la di-
                                              di “limbo istituzio-  gnità formale del re, nei confronti del quale De Nicola
                                              nale” che si venne a  aveva configurato una “responsabilità oggettiva”, nel
                                              creare dopo l’8 set-  momento in cui dovette chiedergli sostanzialmente di
                                              tembre 1943, con il   farsi da parte, proprio attraverso l’espediente tecnico-
                                              trasferimento  re-    giuridico in parola.
                                              pentino della fami-   La sofferta determinazione venne ufficializzata dal
                                              glia reale da Roma    sovrano nel suo proclama del 12 aprile 1944, comuni-
                                              a Brindisi e succes-  cando egli l’intendimento di abbandonare la vita pub-
            D sivamente  a  Sa-                                     blica e di nominare suo luogotenente generale il figlio
            lerno, il Palazzo del Quirinale rimase nella condizione  Umberto, a decorrere dalla data dell’effettivo ingresso
            di sede vacante, fino alla Liberazione di Roma.         degli Alleati in Roma.
            La bandiera sabauda rimase sul Torrino del Quirinale    Il giorno successivo alla liberazione della Città Eterna
            fino all’11 settembre 1943, quando venne ammainata      da parte degli Alleati, con regio Decreto 5 giugno
            per scongiurare rappresaglie da parte tedesca.          1944, n.140 , Vittorio Emanuele III si risolse pertanto
            Dopo il Congresso di Bari del CLN, che Radio Lon-       alla nomina luogotenenziale, seppure con una formula
            dra aveva definito “il più importante avvenimento della  che si prestava all’equivoco “… Il nostro amatissimo fi-
            politica nazionale dopo la caduta di Mussolini”, il 19  glio Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, è nomi-
            febbraio 1944 De Nicola ebbe un drammatico collo-       nato Nostro Luogotenente generale. Sulla relazione dei
            quio col re a Ravello -presenti la regina ed il ministro  Ministri responsabili, Egli provvederà in nome Nostro
            della Real Casa- formulando la proposta previamente     a tutti gli affari dell’amministrazione ed eserciterà tutte
            accettata dai generali anglo-americani e dai rappre-    le  prerogative  regie,  nessuna    eccettuata,  firmando  i
            sentanti delle forze antifasciste, di nominare il prin-  Reali Decreti …”.
            cipe di Piemonte luogotenente generale del Regno.       Malgrado la pericolosa ambiguità, Umberto sgombrò
            Ciò per superare le resistenze del suo interlocutore,   il campo da ogni ulteriore fraintendimento in occa-
            restìo ad uscire di scena, e per consentirgli -al con-  sione della c.d. prima Costituzione provvisoria, il De-
            tempo- di non doversi vedere costretto ad una vera e    creto Legge 25 giugno 1944 n.151, da lui siglato come
            propria abdicazione. Ciò permise, nel rispetto letterale  luogotenente del regno, statuente -tra l’altro- che dopo
            dello Statuto, di traghettare -in modo tendenzial-      la liberazione del territorio nazionale, le forme istitu-
            mente indolore- l’Italia post-fascista alla democrazia,  zionali sarebbero state scelte dal Popolo italiano, il
            prima ancora che il Popolo fosse chiamato a pronun-     quale a tal fine avrebbe eletto a suffragio universale,
            ziarsi sulla futura forma di governo, attraverso il refe-  diretto e segreto, un’Assemblea costituente per delibe-
            rendum istituzionale.                                   rare la nuova Costituzione dello Stato.



                                                                       NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V  5
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