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FIRMA DELL'ARMISTIZIO RUSSO-TEDESCO IL 15 DICEMBRE 1917 A BREST-LITOVSK (PRECEDENTE AL TRATTATO SIGLATO
                    NELLA MEDESIMA LOCALITÀ, IL 3 MARZO 1918). NELL'IMMAGINE, A SINISTRA, CON LA BARBA BIANCA, IL COMANDANTE
                      DEL FRONTE ORIENTALE TEDESCO , IL MARESCIALLO PRINCIPE LEOPOLDO DI BAVIERA. A DESTRA, PARTE DELLA
                     DELEGAZIONE BOLSCEVICA: IN PRIMO PIANO ADOLF JOFFE SEGUITO DA LEON (LEV) KAMENEV E ANASTASIA BITSENKO
                                           (TRATTA DA DEUTSCHES BUNDESARCHIV, BILD 183-R92623)

            Nei mesi successivi fu così dispiegato in Murmania      di fanteria (IV Battaglione “Barletta” del 67º Reggi-
            un contingente multinazionale di circa 20.000 com-      mento  “Palermo”,  agli  ordini  del  Maggiore  Angelo
            battenti, soprattutto Britannici, Francesi, Statunitensi,  Raimondi),  un  reparto  di  supporto  logistico  (unità
            Serbi  e  volontari  slavi,  appoggiati  da  mezzi  aerei  e  del genio, nucleo di sussistenza e ospedale da campo)
            navali;  si  contrapponevano  otto  reggimenti  della  7ª  e una Sezione di Carabinieri Reali.
            Armata dell’Armata Rossa, con circa 10.000 combat-      Il  25  luglio  1918  il  Comando  Generale  dell’Arma
            tenti.  I  Russi  Bianchi  si  schierarono  al  fianco  degli  impartì l’ordine di approntamento alla Legione Terri-
            occidentali e ad ottobre insediarono in Arcangelo un    toriale di Torino. Quest’ultima costituì la 165ª Sezione
            “Governo Regionale” secessionista, guidato da Aleksey   Mobilitata  e  il  4  agosto  la  mise  a  disposizione  del
            Yefimovich Vandam.                                      Corpo  di  Spedizione,  accantonatosi  a  Torino.  La
            Fu in questo contesto che all’Italia venne chiesto di   Sezione era comandata dal Tenente Giuseppe Natale
            prendere parte alle operazioni oltre il circolo polare  ed era composta da un Maresciallo, un Brigadiere, 4
            artico. Il Ministero della Guerra dispose l’invio di un  Vicebrigadieri, 44 Carabinieri delle tre specialità del-
            “Corpo  di  Spedizione  ai  Porti  della  Russia  Setten-  l’Arma  (a  cavallo,  in  bicicletta  e  a  piedi;  i  cavalli
            trionale” forte di 1.300 unità, di cui circa 1.000 com-  furono  tuttavia  lasciati  in  Italia)  e  due  militari  al
            battenti, comandato dal Tenente Colonnello dei Ber-     servizio dell’Ufficiale. Il Corpo di Spedizione lasciò
            saglieri Augusto Sifola; ne facevano parte un battaglione  l’Italia il 15 agosto e il successivo giorno 25, a New



            6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III
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