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della biodiversità, nella prevenzione e nel
contrasto delle alterazioni ambientali.
Le principali reti di monitoraggio, coordinate
dall’Ufficio Studi e Progetti, sono finalizzate
alla valutazione dello stato quali-quantitativo
degli ecosistemi forestali, con particolare
riferimento alla capacità di stoccaggio di
carbonio (carbon sink), ai livelli di biodi-
versità forestale e allo studio dello stato di
salute delle foreste.
Attraverso il monitoraggio si contribuisce
alla conservazione della biodiversità in
quanto la conoscenza è basilare per appli-
care opportune misure di adattamento dei
popolamenti alle perturbazioni esterne.
Tra queste, la valutazione dei servizi eco-
Foto L. Di Battista in relazione ai livelli di biodiversità e quindi
sistemici resi da un determinato ambiente
alla sua complessità ed efficienza e il tem-
pestivo intervento per contenere o eradicare
specie esotiche invasive di flora e fauna
che rappresentano una delle cause principali
di perdita di biodiversità.
Nell’ambito del Comando vengono inoltre
realizzati progetti mirati alla tutela di
particolari specie o di particolari habitat,
che qualificano ulteriormente le azioni
a favore della biodiversità, potendo
contare sul concorso dell’Unione Euro-
pea attraverso lo strumento finanziario
del LIFE (L'Instrument Financier pour
l'Environment).
Accanto a tali azioni dirette, l’Arma ha vo-
luto investire nell’educazione ambientale e
alla legalità, fondamento della civile convi-
venza, da sempre diffusa dall’Arma dei Ca-
rabinieri con l’esempio, l’azione e la divul-
gazione. Solo mediante consolidati processi
partecipativi della società civile e con l’im-
forestale (FLEGT Forest Law Enforcement, piego di figure specializzate e appositamente
governance and trade, accordi volontari formate “dall’Arma forestale”, è possibile
di partenariato, EUTR European Union Tim- accrescere l’attenzione e la sensibilità nei
ber Regulation, dovuta diligenza), così confronti della tutela della biodiversità e
come è da segnalare l’impegno dell’Arma sviluppare una vera e propria responsabilità
nel campo della cooperazione internazio- ambientale nei cittadini di oggi, ma soprat-
nale con Paesi in via di sviluppo (Rwanda, tutto in quelli di domani.
Uganda, Zambia), attraverso l’erogazione
di specifici percorsi formativi per operatori *Vice comandante delle unità forestali,
di polizia locali con competenze nella tutela ambientali e agroalimentari Carabinieri MAGGIO-GIUGNO 2019
#Natura 15