Page 11 - Forestale N. 84 gennaio - febbraio 2015
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parandosi adeguatamente prima, all’inizio e atmosferico del CNR (CNR-IIA) ed i maggiori
durante la gita sugli aspetti connessi alle condi- esperti e nivologi del settore. Una App che vuole
zioni meteonivologiche, di terreno e psico fisiche essere una ulteriore chiave di lettura del meravi-
e di equipaggiamento del gruppo. glioso ed affascinante ambiente montano
Infine, per gli addetti ai lavori, quale supporto per innevato che circonda gli appassionati e chi ci
i rilevatori meteonivometrici e gli studiosi della lavora, per promuoverne la corretta fruibilità,
neve e delle valanghe, ma anche per tutti gli fatta di preparazione, conoscenze, esperienze,
appassionati di neve, ampio spazio viene dato alla osservazioni, continue interazioni con la realtà
nuova classificazione dei cristalli di neve al suolo attorno a noi e relative valutazioni e decisioni da
(CLASSIFICAZIONE DEI CRISTALLI), cor- prendere, che non può non esaltare ulteriormen-
redata di foto, dimensioni e notizie, sviluppato in te il desiderio di frequentarlo, amarlo e rispettarlo
collaborazione con l’Istituto sull’inquinamento informati e in…sicurezza. Buon viaggio!
Consigli per vivere la montagna in sicurezza
ATTREZZATURA
• Ai fini della sicurezza è di fondamentale importanza che l’attrezzatura del bambino sia specifica per
la sua età. Spesso si vedono sulle piste da sci dei ragazzi che hanno un casco troppo grande e/o
una maschera da sci non idonea. La legge ha reso obbligatorio l’uso del casco fino a quattordici
anni ed ha anche stabilito le sue caratteristiche. Allo scopo di garantire la massima sicurezza il
casco deve essere quindi omologato e certificato. Un consiglio che il Corpo forestale vuole dare a
tutti i ragazzi è che “sotto un buon casco ci vuole sempre una testa che pensa”.
• La maschera da sci, preferibile ad una montatura da sole, deve essere proporzionata al casco e
deve permettere la massima visibilità laterale. Una maschera troppo piccola limita il campo visivo
e riduce la percezione della presenza di altri sciatori. È importante inoltre verificare la qualità delle
lenti, che devono essere certificate e garantire un’ottima protezione dai raggi del sole, ricordando
che in montagna d’inverno le radiazioni del sole sono molto più forti.
• Gli sci devono essere di una lunghezza proporzionata all’altezza del ragazzo, un parametro di misu-
ra può essere che devono arrivare all’altezza del naso. Ad inizio stagione gli sci andrebbero portati
presso un centro specializzato nella preparazione (Ski service) per un’affilatura della lamine ed una
verifica degli attacchi che devono essere sempre mantenuti in perfetta efficienza.
• Per garantire una massima protezione è anche consigliabile utilizzare dei gusci protettivi per la
schiena. Sul mercato ce ne sono di diversi modelli. L’importante è che permettano una totale mobi-
lità del corpo durante l’esecuzione del gesto motorio, senza impedimenti o limitazioni.
ALIMENTAZIONE
• In caso di attività motoria effettuata a basse temperature il consumo energetico è decisamente
maggiore. È quindi di fondamentale importanza una buona colazione al mattino. Il pasto centrale
della giornata non deve essere eccessivo, l’ideale è assumere una buona razione di carboidrati con
un sano piatto di pasta, inserendo magari una merenda calda al pomeriggio al rientro dalle piste.
Stare all’aria aperta stimola l’appetito e quindi ogni tanto ci si può anche concedere un buon piat-
to “ricco” di montagna, l’importante ovviamente è non esagerare.
ABBIGLIAMENTO
• Normalmente si è portati a pensare che un indumento da montagna debba semplicemente “tener
caldo”, in realtà le sue funzioni sono diverse. Un buon abbigliamento tecnico deve infatti garantire
una discreta traspirazione, impedendo al tempo stesso la dispersione del calore corporeo. Deve
riparare dal vento, essere impermeabile e al tempo stesso comodo e confortevole. Un buon sug-
gerimento è preferire un abbigliamento a strati (Wind Stopper, piumino e guscio esterno). In caso
di attività motoria impegnativa (es. sci di fondo/alpinismo/ciaspole) è importante togliersi qualche
strato durante il periodo di sforzo maggiore per poi rivestirsi in caso di sosta. La percezione del
freddo non la si ha durante il movimento ma quando il soggetto si ferma e la sudorazione provoca
un abbassamento della temperatura corporea.
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