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stinzione tra cui l’orso, il lupo, la lontra,
lo stambecco e la lince. Le zone umide
della Puglia e del Circeo danno rifugio
mediamente ogni anno a circa 90mila
uccelli acquatici.
In tutte le Riserve statali la Forestale
realizza numerosi progetti di ricerca
mirati e specifici per la salvaguardia e la
valorizzazione del patrimonio ambien-
tale del territorio italiano. Tra questi, il
progetto Life di Montecristo, nato per
contrastare la diffusione del ratto nero e
combattere l’ailanto, o quello sul moni-
toraggio e la tutela degli insetti saproxilici,
cioè legati al legno morto, che prevede
l’eliminazione delle specie forestali alie-
ne, i progetti di conservazione degli
ecosistemi costieri, o gli interventi di
reintroduzione di specie a rischio di
estinzione, come la conservazione della
lince nella Foresta di Tarvisio o della
lontra nelle zone del centro-sud, la rein-
troduzione del grifone in Abruzzo o la
salvaguardia del capovaccaio nelle
Riserve statali della Basilicata, Calabria e
Puglia. Una gestione attenta e conserva-
tiva delle aree protette in Italia è
indispensabile per garantire la sopravvi-
conservazione della qualità degli ecosistemi, venza degli ecosistemi, senza
cercando di limitare il più possibile l’interven- dimenticare le esigenze della popolazione.
to dell’uomo. La gestione delle aree protette da Basti pensare che sono più di 500mila i visita-
parte della Forestale, infatti, è di tipo conser- tori che ogni anno affollano le Riserve statali,
vativo e non persegue alcun interesse tra i visitatori occasionali, difficilmente quanti-
economico. Circa 80mila ettari di superficie ficabili, e quelli più informati ed interessati,
ricadono in Siti di Importanza Comunitaria che partecipano alle varie iniziative culturali e
(SIC) della Rete Natura 2000, che è la rete di educazione ambientale. Inoltre tali aree
europea che riunisce le aree di speciale prote- sono davvero accessibili a tutti, grazie ai per-
zione. Le Riserve inserite all’interno dei Parchi corsi guidati per disabili o ciechi, che
nazionali sono 58 e rappresentano il vero consentono a chiunque di usufruire delle bel-
cuore del Parco dove sono tutelate le maggio- lezze del nostro patrimonio ambientale.
ri emergenze naturalistiche. Il valore di queste La rete di gestione delle Riserve naturali da
aree protette è di assoluta rilevanza nazionale parte del Corpo forestale dello Stato è essen-
ed internazionale non solo dal punto di vista ziale per superare la frammentazione
faunistico, ma anche dal punto di vista floristi- geografica ed amministrativa delle aree protet-
co, ospitando quasi il 20% delle specie vegetali te italiane, dato che sono molti gli enti preposti
considerate a rischio di conservazione in Italia. al loro coordinamento e non c’è un indirizzo
Per quanto riguarda l’avifauna, poi, delle 188 unitario a livello nazionale. Il vantaggio delle
specie protette, ben 61, ovvero il 70% nidifica- 130 Riserve statali è che hanno un unico cen-
no all’interno di queste aree, dove ci sono tro decisionale, che è l’Ufficio centrale per la
anche 18 specie di mammiferi a rischio d’e- Biodiversità, preposto al coordinamento delle
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