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© G. Salari
tutelate dal Corpo forestale attraverso le riser- rire tutti così” dice Salvatore Panza, dell’Utb di
ve naturali. Camigliatello mentre mi accompagna nella
Se andiamo più indietro nella storia scopriamo visita alla riserva dei “Giganti di Fallistro”.
che queste foreste sono protette quasi dalla “Quelli che vedi sono 56 piante ultracentena-
nascita della Forestale. Dopo la fine del feu- rie di pino laricio di cui 4 a terra e 7 di acero
dalesimo, infatti, la Sila divenne proprietà di monte, tutte numerate e classificate. Ora
dello Stato e nel 1876 si istituirono le cosid- stiamo risistemando i camminamenti perché
dette “camere chiuse”: boschi nei quali era qui accogliamo oltre 20 mila visitatori l’anno”.
proibito a chiunque “legnare” ovvero tagliare Giganti lo sono davvero questi alberi, attorno
gli alberi perché il legname era destinato alle ai quali danzano decine e decine di scoiatto-
costruzioni navali. Questa fu una delle prime li come in un grande parco giochi. Sono neri
leggi di tutela dei boschi e d’altronde il pino con la pettorina bianca, così è la rara varietà
laricio che caratterizza questi boschi era sfrut- meridionale, non meno irrequieta di quella
tato fin dall’antichità per realizzare case e navi. settentrionale e infatti non riesco a fotogra-
“Una volta i boschi della Sila dovevano appa- farli.
Il Forestale n. 47 - 11