Page 3 - Il Forestale n. 38
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C Caammbbiiaa iill mmoonnddoo oo
             C Caammbbiiaa iill mmoonnddoo oo


             c caammbbiiaa ll’’uuoommoo
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                   ei prossimi cento anni è da attendersi una  adattamento del genere umano che ha permesso
                   progressiva disgregazione degli       ad una specie così debole dal punto di vista fisico
             N ecosistemi forestali. Solo poche          di superare avversità di tutti i generi e di dominare il
             componenti di questi habitat potranno migrare in  pianeta è consistita proprio nella sua capacità di
             aree più adatte ai mutati scenari climatici, mentre  modellare il mondo a proprio uso e consumo. Ora
             la maggior parte di esse saranno destinate  per l’erede di Adamo è forse venuto il tempo di
             all’estinzione, almeno a livello locale.  Le specie  cambiare. Una rivoluzione culturale epocale,
             con elevata capacità di spostamento, i grandi  potremmo dire ontologica. E il cambiamento non si
             mammiferi come l’orso, il lupo e gli ungulati in  dovrebbe limitare al semplice risparmio dell’acqua,
             grado di sfuggire alla disgregazione dei loro  della luce, all’uso del mezzo pubblico, abitudini che
             ecosistemi, si troveranno in condizioni di  peraltro sono più reclamizzate che fatte proprie da
             disadattamento, in quanto sarà per loro impossibile  ognuno di noi. La stessa produzione industriale
             abituarsi in così breve tempo ai nuovi ecosistemi in  dovrebbe prendere una strada completamente
             via di formazione, che potranno ricostituirsi solo  nuova. Se milioni di auto elettriche, a idrogeno o a
             nell’arco di alcuni secoli. Un recente studio del  propulsione mista invadessero improvvisamente il  e
             Corpo forestale dello Stato eseguito in     mercato i prezzi di queste autovetture sarebbero
                                                                                                           e
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             collaborazione con il Dipartimento di Biologia  molto più contenuti e le nostre città meno
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             Vegetale dell’Università degli Studi di Roma La  inquinate.                                   d
             Sapienza evidenzia in modo preoccupante i   Il problema è che nell’eterna lotta tra uomo e
                                                                                                           d
                                                                                                           d
             pericoli che i cambiamenti climatici possono recare  natura il primo vorrà ostinatamente continuare a  i
                                                                                                           d
             agli ecosistemi forestali nel centro Italia. A rischio  modellare la seconda. L’ingegneria climatica è
                                                                                                           i
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             sono le foreste dell’Appennino. Il progetto  l’ultimo paradosso. Questa disciplina si prefigge di  t
                                                                                                           t
                                                                                                           t
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             “BioRefugia” della Forestale già ipotizza le potenziali  modificare il clima non più con la semplice
             aree dove le specie in pericolo potranno resistere  riduzione di elementi inquinanti, cercando così di  o
             anche nei nuovi scenari climatici previsti per il 2100.  ristabilire una situazione naturale che sembra ormai
                                                                                                           o
                                                                                                           o
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             Ma la velocità dei cambiamenti climatici è di gran  lontana, ma, attraverso l’ausilio di una costosissima  r
             lunga superiore alla velocità con la quale alcune  tecnologia, tenta di intervenire in modo attivo
                                                                                                           r
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             specie arboree potranno colonizzare nuovi spazi. E  cercando di cambiare il clima malato. E così  i
                                                                                                           i
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             in questa corsa contro il tempo a rimetterci in  nascono i progetti di isole artificiali di ghiaccio,
             modo irreparabile potranno essere diverse specie  schermi nello spazio, supernavi che spruzzano  a
             sia animali che vegetali.                   vapore per produrre nuvole ed altre simili
                                                                                                           a
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             Uno scenario apocalittico che lascia pochi spiragli.  diavolerie. Questo accade soprattutto perché  l
                                                                                                           l
                                                                                                           l
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             Il mondo naturale che da parte sua non può  l’uomo moderno che vede e conosce la natura
             disporre dell’ausilio della tecnologia è destinato per  attraverso il filtro della propria essenza sembra  e
             primo a risentire di questi capovolgimenti e a  incapace di assecondarne i ritmi e accettarne le
                                                                                                           e
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             soccombere. L’uomo per ora si limita a studiare  regole.
             ipotetici modelli, a disegnare scenari da fine del  Continueremo dunque a cambiare il mondo ma
             mondo e  ad incontrarsi in simposi internazionali,  difficilmente riusciremo a cambiare noi stessi. Fino
             ma non cambia. E’ una storia antica. La capacità di  a quando?
                                                   6 Febbraio
                                                   Si è tenuto a Cittaducale il giuramento solenne dei 500
                                                   Allievi Agenti del 51° Corso “Sestriere” del Corpo
                                                   forestale dello Stato, alla presenza del Ministro delle
                                                   politiche agricole alimentari e forestali On. Paolo De
                                                   Castro e del Capo del Corpo forestale dello Stato
                                                   Cesare Patrone.
                                                   Linfa nuova rafforzerà la presenza del Corpo forestale su
                                                   tutto il territorio nazionale dopo un lungo ed intenso
                                                   percorso formativo durato un anno ed articolato tra
                                                   lezioni teoriche sia in aula che nelle numerose
                                                   esercitazioni pratiche all’esterno. Sono 300 gli allievi che
                                                   hanno frequentato il corso nella sede storica di
                                                   Cittaducale, 120 quelli ospitati nella struttura della Scuola
                                                   presso l’Aeroporto di Rieti, 80 quelli che hanno seguito
            © Troupe Verde – NPA/CfS               che andranno ad arricchire il Gruppo Sportivo Forestale.
                                                   gli studi presso la Sede di Antrodoco e 15 i nuovi atleti
                                                   Al termine della cerimonia il Ministro De Castro ha
                                                   visitato la sede dell’Università della Tuscia a Cittaducale
                                                   per l’inaugurazione del Centro “Banca genetica
                                                   Scuola del Corpo forestale e il Comune di Cittaducale,
             Lo schieramento degli Allievi Agenti del 51˚ Corso  forestale”, che l’Università stessa, di concerto con la  Il Forestale n. 38/2007
             “Sestriere” del Corpo forestale dello Stato, in  ha attivato nella sede Civitese grazie anche alla fattiva
             occasione del giuramento tenutosi lo scorso 6  collaborazione della Fondazione Varrone – Cassa di
             febbraio a Cittaducale (RI).          Risparmio di Rieti.
                                                                                                    P Paagg.. 33
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