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mica, permeate dalla propensione culturale,
spirituale e religiosa, ma nel rigoroso rispetto
dei princìpi scientifici.

EMOZIONE E AZIONE
La dimensione spirituale del bosco diventa
quasi palpabile, struggente, irresistibile.
Sembra quasi di coglierne i significati più
intrinseci e così, quasi come per magica al-
chimia, ci si trova calamitati in un mondo
affascinante e allo stesso tempo incom-
mensurabile perché "quando si entra in un
bosco si è colpiti da una serie di sensazioni
fisiche che si accompagnano alle riflessioni
della mente: il pensiero torna alle origini,
alle radici degli alberi che si possono con-
frontare con le radici della vita".
Alessandrini era fermamente convinto che
la strada per proteggere i boschi e il
territorio sia quella della cultura, non soltanto
tecnica e nemmeno quella delle leggi re-
pressive. I boschi letterari o simbolici pos-
sono fare di più sulla frontiera della difesa
dell’ambiente.
“Prima viene l’ecologia dell’anima poi l’eco-
logia del territorio.” “Oggi occorre una
piantagione di idee per bonificare il deserto Alessandrini può essere
delle anime: occorre un rimboschimento considerato, a ragione, una grande
spirituale”. Nell’opera e negli scritti di Ales- anima forestale che ha esaltato la
centralità del bosco nel sistema
sandrini non c’è la strategia dell’opportuni-
ambientale attraverso le
smo, l’incedere è affidato all’emozione più interrelazioni umanistiche,
che alla ragione in favore di un Umanesimo filosofiche e religiose.
e un Rinascimento del bosco nuovi.
Tuttavia, il suo pensiero alla Direzione Ge-
nerale delle Foreste si è tradotto soprattutto Ha sollecitato la redazione della Carta fore-
in opere concrete in difesa del bosco e del stale con dogane culturali aperte all’inter-
sistema ambientale italiano. Basti qui ricor- scambio scientifico per pervenire ad una
dare che Alessandrini ha promosso, con sorta di “concordato” tra economia ed eco-
accorta lungimiranza, l’Inventario e il Piano logia, tra scienze naturali e forestali, tra in-
forestale nazionale, l’indagine sulle discariche gegneria del territorio ed ingegneria del
abusive e sugli alberi monumentali. Ha de- bosco, tra i valori della natura, dell’arte e
cisamente contrastato l’ecologismo dell’ab- della cultura.
bandono e promosso la concertazione in Egli credeva in una selvicoltura attiva, gio-
favore del bosco tra i diversi soggetti pro- vane, efficiente, oscillante e mediata tra i
tagonisti, riconoscendo che la “decisione parametri economici ed ecologici: la filosofia
forestale” non poteva essere solo del Corpo della manutenzione forestale in luogo della
forestale dello Stato o dell’Università ma cultura dell’abbandono, promuovendo
SETTEMBRE-OTTOBRE 2021 prezioso contributo delle associazioni am- poi ecologia-economia.
l’equazione efficienza-convenienza che è
bisognava, in tal senso, ascoltare anche il
In definitiva Alessandrini può essere consi-
bientaliste.

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