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Focus





               SCRIGNI DI BIODIVERSITÀ




                       bbiamo una sola casa, non ci sono altri
                       luoghi dove possiamo vivere. Siamo così
                       tanto intimamente collegati e dipendenti
                       da questa nostra Madre Terra, quanto trop-
             A po spesso indifferenti al suo destino che
             poi è il nostro. In nome della ricerca di uno sperato
             quanto spesso effimero benessere, non rinunciamo
             a distruggere e depredare quello che ci circonda
             con una visione che non tiene conto di un prelievo
             sostenibile e del fatto che oltre un certo livello le
             risorse non sono più in grado di assicurare un adeguato
             livello di inesauribilità. È qui che l’equilibrio uomo-natura
             si altera rompendo il patto di coesistenza. Ma la reazione a
             politiche e comportamenti pericolosi si comincia a far sentire in                Foto C. Ascolinio
             maniera diffusa, anche se ancora molti pensano che compito di salvare la Terra sia
             esclusivamente dei governi e non un personale modo di percepire la natura e l’am-
             biente nel quale viviamo. Ogni uomo ha diritto alla felicità che però non coincide
             con il benessere consumistico. E non c’è felicità senza un ambiente sano. Occorre
             allora rallentare il nostro sviluppo? Al contrario è necessario accelerare, ma verso
             nuove e diverse mete. Occorre spingere la ricerca scientifica e tecnologica oltre i
             confini del mero consumo in cerca di soluzioni decisamente meno impattanti. È
             una strada che richiede impegno e non certo regressione, altrimenti prima ancora
             degli effetti dannosi dei cambiamenti climatici sarà l’inquinamento a causare i
             problemi più gravi al Pianeta e agli esseri viventi compreso l’uomo. Ogni anno per
             cause antropiche scompaiono 55mila specie.
             L’Italia è una roccaforte della biodiversità, custodisce il maggior numero di specie
             animali e vegetali del continente europeo e questo è possibile grazie anche al
             lavoro spesso silenzioso e impercettibile, ma insostituibile, svolto da uomini e
             istituzioni che si impegnano per conservare l’ecosistema da consegnare alle
             generazioni future. #NATURA, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità
             che si festeggia ogni anno per volere dell’ONU il 22 maggio, ha voluto porre un’at-
             tenzione particolare su questo tema dedicando un ampio dossier ai nostri “Scrigni
             di biodiversità” per sottolineare il ruolo centrale dei principali protagonisti impegnati
             nella conservazione  in situ ed  extra situ. Torri fortificate: dal complesso sistema
             delle aree naturali protette ai bioparchi, agli orti botanici, alle banche per la conser-
             vazione del germoplasma vegetale, al meraviglioso e poco noto mondo degli
             insetti, al ruolo della ricerca scientifica, fino all’insostituibile azione di tutela svolta
             dall’Arma dei Carabinieri nei settori forestale, ambientale e agroalimentare e che
                                                                                                  MAGGIO-GIUGNO 2019
             non si limita alle aree naturali protette, ma estende la vigilanza a tutto il territorio
             nazionale con una nuova forma di prossimità ambientale proprio dove l’incontro/scon-
             tro tra uomo e natura, tra sviluppo e conservazione appare più stridente.


                                                                                         #Natura  3
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