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obiettivo su
INTERVISTA A CESARE PATRONE, CAPO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
AMBIENTE, AGRICOLTURA
E ALIMENTAZIONE
La nuova missione del Corpo, moderno custode dei tre pilastri
che garantiscono una migliore qualità della vita
D al 28 aprile scorso Cesare Patrone è il nuovo Ca- deve certamente tenere conto delle varie realtà territo-
po del Corpo Forestale dello Stato. Ingegnere,
riali, garantendo al contempo unitarietà e omogeneità nei
romano, nato a Buenos Aires cinquanta anni fa
di cui 23 passati nel Corpo prima come funzionario e poi fini che devono essere gli stessi per tutti e conformi alla
missione del Corpo”.
con incarichi dirigenziali legati soprattutto alla tutela del-
le aree naturali protette. Attualmente è anche Presiden- Si tratta quindi di limare eventuali disarmonie?
te del Parco Nazionale della Majella. “Non può esserci vera riforma e vero rilancio senza
Lo attende un compito entusiasmante ma particolar- che ogni forestale comprenda che è finito il tempo delle
mente delicato: rendere il Corpo Forestale compatibile monadi, delle realtà isolate, delle nicchie. Tutte le real-
ed omogeneo con i principi ispiratori della recente leg- tà fanno parte di un unico sistema. Bisogna operare con
ge di riordino varata lo scorso febbraio. lo spirito giusto affinché le grandi varietà di compiti e
“Dopo la promulgazione della nuova legge sul Cor- specializzazioni confluiscano in questo “sistema Cor-
po tanto attesa - spiega l’ing. Patrone - l’Amministra-
zione si trova di fronte a se stessa, non esistono più alibi
per il rilancio. Spetta ora a noi raccogliere questa im-
portante opportunità e trasformarla in una sfida vincen-
te per rendere il Corpo perfettamente conforme alle ne-
cessità di sicurezza ambientale e agroalimentare, ve-
nendo sempre più incontro ai bisogni dei cittadini.
Alcune direttive politiche in merito già esistono. Il
Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Gianni Ale-
manno, al quale va il merito di aver saputo guidare ver-
so il successo le istanze della società civile e di un folto
schieramento politico trasversale favorevole al mante-
nimento e al rilancio del Corpo, ha indicato alcuni pun-
ti ai quali seguiranno presto altre linee di indirizzo poli-
tico: riequilibrio delle responsabilità tra centro periferia,
attraverso l’attuazione della dirigenza periferica, ciò al
fine di fornire all’Amministrazione rapidità di interven-
to operativo; maggiore coinvolgimento delle organizza-
zioni sindacali, non è pensabile procedere ad una fase,
oserei dire rifondante, senza lavorare con il prezioso ap-
porto della base; infine potenziamento degli organici.
Per assolvere in maniera efficace ai nuovi compiti isti-
tuzionali sarebbero necessari almeno 20.000 forestali,
ma procedere subito ad un ripianamento degli organici
attuali, distribuendo meglio le risorse sul territorio, sa-
rebbe un buon risultato. Occorre poi ridefinire i compi-
ti dell’Ispettorato Generale che deve diventare sempre
meno struttura burocratico-amministrativa e sempre più G. Marcoaldi - Panda Photo
centro di comando e controllo, di coordinamento, piani-
ficazione e analisi, insomma il vero cervello dove si ri-
congiungono le terminazioni nervose del Corpo. C’è poi
da predisporre la convenzione quadro con le regioni che Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato.
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