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dalla chiesa con alcuni suoi collaboratori
a destra giuseppe russo, allora capitano
comandante del nucleo investigativo
IL TESORO NASCOSTO
Nel rapporto alla Commissione parlamentare antimafia,
il colonnello dalla Chiesa coglie il vero segreto di Vito
Ciancimino: il suo tesoro nascosto. «Una fortuna che egli
ha sempre saputo abilmente mimetizzare», scrive. E indica
alcune piste d’indagine, che passano da «società edilizie a
sfondo mafioso» e soprattutto da insospettabili prestanome.
Il tesoro di Ciancimino è lo specchio di tante relazioni
riservate: seguendo questo filo, dalla Chiesa arriva a un
socio dell’esponente politico, che ha gestito l’appalto delle
macchinette per la distribuzione delle sigarette. «Il racket
del controllo di dette macchinette – rivela l’ufficiale – è
tenuto dal mafioso Riina per conto di Liggio Luciano».
vito ciancimino
Sono gli stessi pericolosi mafiosi su cui dalla
Chiesa ha indagato nel 1949 a Corleone, dopo
l’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto.