Page 3 - Calendario Storico 2013
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L Comandante Generale, Azolino HAZON, e il suo Capo di
a presente edizione del Calendario Storico è dedicata al
terzo cinquantennio della vita dell’Arma, compreso tra il 1914 Stato Maggiore, Col. Ulderico BARENGO, non esitano
e il 1964, caratterizzato da grandi sconvolgimenti e mutamenti a raggiungere il quartiere “San Lorenzo” per organizzare
internazionali. Attraverso due guerre cambiano l’Italia, l’Eu- i soccorsi. Ad ucciderli è l’esplosione dell’ennesimo ordi-
ropa ed il mondo. Non muta l’impegno dei Carabinieri, i quali, gno, un rischio che non aveva fermato il loro coraggio ed il
fedeli ai loro valori, rimangono vicini al loro popolo, difenden- loro ammirevole spirito di solidarietà. Altri fulgidi sacrifici
done la libertà e garantendo, in situazioni di pace o di con- punteggiano quel tragico tempo. Il Vice Brigadiere Salvo
flitto, la sicurezza e la legalità. All’inizio del periodo trattato, D’ACQUISTO, a Torre di Palidoro, offre il suo petto affin-
è la Grande Guerra ad irrompere sulla scena europea con tutta ché ventidue ostaggi siano liberi e scrive così una delle pagine
la sua drammaticità. Ne è simbolo la trincea, una realtà fatta più belle della Storia dell’Arma. Fedeli agli stessi valori, i
di quotidiani obbligati arretramenti e faticose riconquiste. E’ Carabinieri Alberto LA ROCCA, Fulvio SBARRETTI
in questo contesto che il 2° e 3° Battaglione del Reggimento e Vittorio MARANDOLA, a Fiesole, scelgono coscien-
Carabinieri, al prezzo di tanti Caduti, si ricoprono di gloria temente di offrire il bene supremo della loro giovane vita e
nella conquista della cruciale “quota 240”, sulle pendici del affrontano il plotone di esecuzione per sottrarre a una crudele
Monte Podgora, dopo reiterati assalti all’arma bianca condotti rappresaglia la propria comunità. Ben dodici, peraltro, sono
contro un avversario i Carabinieri trucidati
superiore per numero e alle Fosse Ardeatine,
per armamento. riconosciuto simbolo
L’Italia torna alla pace del sacrificio di tanti
e i Carabinieri ripren- italiani votati agli ide-
dono la loro diuturna ali di libertà e di amore
opera a tutela dell’ordi- per la Patria.
nata convivenza civile. Le pagine del Calenda-
L’impegno costante rio si chiudono, quindi,
dell’Istituzione, fondato con il riferimento ai
su quel vincolo di fedeltà quattro alberi piantati
che ciascun Carabiniere sul Monte delle Rimem-
stringe con la sua gente, branze, a Gerusalemme,
è ricambiato affettuosa- in onore di altrettanti
mente dagli italiani che, a militari dell’Arma,
testimonianza della loro “Giusti tra le Nazioni”,
riconoscenza, conse- che avevano salvato
gnano a tutte le Stazioni dalla morte ebrei al-
la Bandiera Nazionale. trimenti destinati ai
Con gli stessi sentimenti campi di sterminio. Al
di gratitudine, tutte le termine del conflitto,
municipalità sottoscri- si conteranno in circa
vono plebiscitariamente diecimila i Carabinieri
la realizzazione del Mo- deportati nei campi
numento al Carabiniere, di concentramento, le
collocato a Torino, città che aveva dato i natali ai militari “per spoglie di molti dei quali non faranno mai più rientro in Pa-
buona condotta e saviezza distinti”. La Seconda Guerra Mondiale, tria. Sfogliando le pagine del Calendario, in sintesi, si entra
la Resistenza e la Liberazione ritrovano l’Arma tenace ed eroica in contatto con i grandi avvenimenti della Storia e con i tanti
protagonista delle drammatiche vicende di quel periodo, sia su uomini che, con le loro azioni, le loro scelte e il loro eroismo,
fronti lontani, sia sul suolo patrio. In terra d’Africa, a Culqualber, ci hanno lasciato un inestimabile patrimonio di valori cui
la strenua resistenza dei Carabinieri del 1° Gruppo Mobili- tutti i Carabinieri, con legittima fierezza, attingono quotidia-
tato, quasi tutti Caduti contro preponderanti forze avversarie, namente per proporsi quali fedeli e silenziosi servitori dello
consente ad altri reparti di ripiegare su posizioni più sicure. A Stato.
GEN. C.A. LEONARDO GALLITELLI
Eluet El Asel, il Battaglione Paracadutisti, mantenendo con ful-
gido ardimento il caposaldo assegnato, permette la salvezza delle
truppe amiche, che riescono a sottrarsi al mortale accerchia-
mento avversario. Quando il conflitto vìola il territorio italiano COMANDANTE GENERALE
e la stessa Capitale è oggetto di ripetuti bombardamenti, il DELL’ARMA DEI CARABINIERI