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politica forestale
DA KYOTO A JOHANNESBURG
Il settore forestale tra dimensione locale, nazionale e internazionale
na presa di coscienza più diffusa e una accre- ambientali, sociali e ricreativi, specialmente alla luce di
sciuta sensibilità verso le tematiche ambienta- nuovi e pressanti bisogni derivanti da una società sem-
U li, hanno condotto alla constatazione della fra- pre più urbanizzata.
gilità dei sistemi naturali e dei loro equilibri. Inoltre i Dal 1992 dopo il Vertice mondiale di Rio de Janeiro
grandi cambiamenti su scala globale quali quelli relati- su ambiente e sviluppo, le foreste pur non essendo state
vi al clima o al progressivo impoverimento dei livelli di oggetto di una specifica Convenzione, hanno acquista-
biodiversità, hanno imposto una revisione critica delle to una dimensione sempre più ampia vedendosi ricono-
metodologie di gestione delle risorse naturali in genere sciuta una centralità nell’ambito dell’Agenda XXI, ma
e di quelle forestali in particolare. anche nell’ambito della Convenzione sulla biodiversità,
Nel 1990, Francia e Finlandia, furono colpite dalla nella Convenzione sui cambiamenti climatici e, in par-
moria di vaste superfici boscate a causa delle piogge aci- ticolare, nei cosiddetti “Principi forestali”.
de. Venne riconosciuto il carattere transfrontaliero del- Il dibattito, centrato sulla protezione delle foreste, si
l’inquinamento atmosferico, per cui si ravvisò la ne- è andato progressivamente spostando verso una visione
cessità di affrontare tale grave problema a livello inter- nuova e più ampia che, sulla base del concetto di “Svi-
nazionale, convocando a Strasburgo la prima luppo sostenibile” adottato con il Rapporto Brundtland
Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Fore- nel 1987, ha portato nella seconda Conferenza ministe-
ste in Europa. Nel frattempo le foreste avevano già ac- riale di Helsinki nel 1993, alla definizione di “Gestione
quisito una dimensione che andava ben oltre quella eco- sostenibile delle foreste”.
nomica, storicamente legata alla produzione di legna- Successivamente le foreste, pur continuando ad esse-
me e legna da ardere, di tutela e regimazione delle acque re al centro del dibattito pan-europeo proseguito con la
e di protezione del suolo. Conferenza di Lisbona del 1998 e che avrà un seguito con
Pochi immaginavano allora che, nel corso degli an- la prossima Conferenza che si terrà a Vienna dal 28 al 30
ni, le foreste sarebbero state poste al centro dell’atten- aprile prossimo, hanno trovato posto oltre che in ambito
zione, diventando oggetto di un rilevante dibattito a li- ONU, attraverso l’Intergovernmental Panel on Forests
vello internazionale e riconoscendo ad esse funzioni e (IPF - 1995/1997), nel successivo Intergovernmental Fo-
ruoli sempre più rilevanti nell’ambito della tutela della rum on Forests(IFF - 1997/2000) e nell’attuale Foro del-
biodiversità, dell’assorbimento del- le Nazioni Unite sulle Foreste
l’anidride carbonica, del- (UNFF) che rappresenta il
l’integrazione dei principale Foro a li-
redditi, della vello mondia-
fornitura le di poli-
di ser- tica fo-
vizi
R. Iezzi - NDN/CFS
Gambarie d’Aspromonte - Bosco dell’Appennino calabro.
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