Page 2 - Il carabiniere 2019-3
P. 2

003_EditorialeDEF_car03  21/02/19  14:31  Pagina 3




                            Editoriale




                                               IN


                                               PRIMO PIANO






                                               Non temeva gli uomini, Cleopatra, perché di loro si considerava
                                               pari... Il suo magnetico fascino non risiedeva semplicemente
                                               nell’aspetto fisico, come alcuni suoi detrattori hanno voluto
                                               far credere, ma nella personalità, nell’arguzia, nell’intelligenza.
                                               È a questo mito senza tempo che abbiamo deciso di rendere
                                omaggio nel mese dedicato alla donna: una regina, una stratega, una moglie e
                                una madre, Cleopatra, che abbiamo imparato a conoscere meglio grazie alla
                                puntuale e appassionata ricostruzione storica di Alberto Angela e a quella che
                                del suo volto sono riusciti a fare i Carabinieri del RIS di Roma.
                                Ma tra le figure femminili che hanno cambiato la storia – o ne hanno influenzato
                                decisamente le sorti – non c’è solo l’amata di Marco Antonio: un immaginario
                                viaggio attraverso i secoli ci mette a contatto con le vite di Aspasia di Mileto,
                                Giovanna d’Arco, Marie Curie, Coco Chanel e non solo, che hanno lasciato il
                                segno nella politica come nella società, nella scienza come nella cultura.
                                Oggi donne come loro sarebbero chiamate influencer e la loro cassa di risonanza
                                sarebbero sicuramente i social: Facebook, Twitter, YouTube, Instagram e tutte
                                quelle virtuali agorà che stanno  cambiando radicalmente il modo di informare.
                                Ne ha preso coscienza la nostra Istituzione che da almeno vent’anni ha istituito
                                figure professionali e apposite piattaforme per comunicare al passo con i tempi.
                                In tale contesto anche l’incontro con un idolo del Web, il giovane Matteo Bruno,
                                in arte Cane Secco, youtuber tra i più seguiti, che ha portato la sua realtà digitale
                                all’interno dell’Arma e in particolare tra gli specialisti del paracadutismo, della
                                subacquea e dell’addestramento alpino. Questa nuova collaborazione ha restituito
                                alcuni video di immediato impatto e, ancor più importante, una constatazione:
                                sono moltissimi i giovani come Matteo che non si sentono affatto distanti da
                                quei valori – impegno, sacrificio, dedizione a una causa – che la Benemerita da
                                oltre due secoli cerca di trasmettere.
                                Quegli stessi valori che racconta con uno strumento un po’ più tradizionale,
                                una cinepresa, ma con un linguaggio nuovo, quello del docufilm, il regista
                                Claudio Camarca, in una pellicola che sarà trasmessa in prima visione questo
                                mese. Il cineasta ha seguito per una settimana i carabinieri della Stazione di Tor
                                Bella Monaca, agglomerato urbano della periferia romana ad alto tasso di
                                criminalità, impegnati in un’operazione che ha portato, tra l’altro, al sequestro
                                di un ingente quantitativo di droga. Una vera e propria “missione”, quella portata
                                avanti ogni giorno dai militari dell’Arma che cercano con ogni mezzo di smantellare
                                questi avamposti di illegalità, garantendo al contempo agli abitanti del quartiere
                                un luogo di ascolto e comprensione. Una storia che si ripete in tante realtà della
                                nostra penisola e si reitera nel tempo, diventando tradizione.
                                                                                 Gen. D. Teo Luzi






                                                                                        IL CARABINIERE - MARZO - 2019  3
   1   2   3   4   5   6   7