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Calendario storico

Anno 1985



Pagina di sinistra Il Presidente Sandro Pertini depone una corona al Milite Ignoto


L'Arma e l'unità della Nazione

Vorrei esprimere qualcosa di più che un apprezzamento e un'ammirazione soltanto personali per l'opera dell'Arma e ciò che essa ha rappresentato. Ben più importante è osservare quanto profondamente sia mutata l'immagine dell'Arma nella coscienza del paese, soprattutto nel corso degli ultimi anni.
A differenza di altre nazioni dell'Europa occidentale, l'Italia è uscita dalla seconda guerra mondiale, divisa ? com'è noto ? da contrapposizioni ideologiche e politiche radicali. Per lungo tempo, una parte assai consistente della popolazione ha avuto come modello e proprio punto di riferimento altri Stati, altri ordinamenti sociali e politici. Non stupisce che, in quelle condizioni, i valori di fedeltà alle Istituzioni, di rispetto della Legge, di disciplina e di ordine, che l'Arma ha sempre incarnato così nobilmente, fossero avvertiti da molti cittadini come estranei o addirittura ostili: come valori di parte, anziché di tutta la Nazione.
Negli ultimi anni, questo stato di cose è in gran parte mutato e il prestigio dell'Arma si è enormemente esteso. La principale causa di questo mutamento è stata la minaccia di guerra civile e la dura esperienza del terrorismo (oggi prolungatasi in quella della lotta contro la criminalità organizzata). Vista in pericolo la vita del cittadini e a repentaglio la sopravvivenza stessa dello Stato, gran parte della Nazione si è rivolta all'Arma con uno stato d'animo nuovo ed ha guardato ad essa come a uno dei pochi punti di riferimento sicuri.
Senza fare della retorica, si può ben dire che il grave tributo di sangue che l'Arma del Carabinieri ha pagato, e tuttora paga, nell'adempimento del suo compito, è servito ? in una misura, forse, che non tutti riescono ancora a valutare appieno ? a salvare e, insieme, a riedificare una coscienza unitaria della Nazione, che era sul punto di andare perduta.
Non riesco a trovare nessuna istituzione o organo dello Stato che abbia meritato quanto i Carabinieri di fronte al paese, negli anni durissimi che abbiamo appena attraversato e che, forse, avremo ancora da vivere. Ed è importante che, nel momento in cui essi sono stati al centro della generale attenzione, abbiano saputo incarnare ed esprimere requisiti e virtù, di cui la nostra vita civile e pubblica è sempre più povera. E intendo: l'organizzazione moderna e l'efficienza, la disciplina e il disinteresse nell'espletamento del proprio lavoro, la puntuale osservanza delle leggi, la dedizione al pubblico interesse.

LUCIO COLLETTI