La forza dell'astuzia e della volontà

Tanto tempo fa viveva in un bellissimo castello medievale, di dame e cavalieri, tutto torri e merli, il figlio del cuoco. Guglielmo, così si chiamava, era un bambino buono e volenteroso che passava molto tempo ad aiutare il papà in cucina. Non aveva tante occasioni per divertirsi perché nei dintorni non c'erano bambini della sua età e il castello era immerso in un bosco.

Gugliemo viene obbligato a pulire i pavimenti e ad altre mansioni umiliMolte volte Guglielmo doveva sopportare le angherie dei ragazzi più grandi che, tutti figli di famiglie nobili, erano spavaldi e presuntuosi. Questi ragazzi prendevano in giro Guglielmo e lo obbligavano a fare i lavori più umili, visto che secondo loro il figlio del cuoco non sarebbe mai potuto diventare un cavaliere del re!

Guglielmo, stanco e amareggiato per questi soprusi, si sentiva solo e non sapeva con chi confidarsi. Un giorno mentre si trovava nel bosco, incontrò un forestiero che gli chiese la strada per raggiungere il castello e un posto in cui chiedere ricovero per la notte. Guglielmo, che era molto gentile e disponibile, lo accompagnò e gli indicò una locanda.

Così i due fecero amicizia e nei giorni successivi passarono molto tempo insieme. Guglielmo  confidò al suo nuovo amico che desiderava diventare un cavaliere.

Il forestiero, che in realtà  era un cavaliere sotto mentite spoglie, diventò così il suo istruttore. Dopo lungo e duro allenamento ed esercizio, Guglielmo imparò ad andare a cavallo e ad utilizzare la spada con l'eleganza e la maestria che si addicono ad un cavaliere del re.

Finalmente venne il giorno in cui Guglielmo potè dimostrare a tutti quello che aveva imparato. Il re,  infatti, indisse un torneo, come si usava fare a quei tempi. Tutti i cavalieri, e solo loro, erano invitati a partecipare. Il vincitore del torneo avrebbe avuto la mano della figlia del re, come capita in tutti i tornei che si rispettano. 

Guglielmo si iscrisse al torneo utilizzando il nome del forestiero.  E, per non farsi riconoscere, rimase per tutta la durata delle gare con la visiera dell'elmo abbassata sul volto.

Gugliemo cavalcando il proprio destriero indossando una sfavillante corazza viene acclameto dalla folla dopo la vittoriaGuglielmo non solo si distinse per la bravura in tutte le competizioni, ma arrivò primo al torneo.

Fu grande la sorpresa quando tutti scoprirono la sua vera identità!  I figli dei nobili, che lo avevano sempre sbeffeggiato e deriso, provarono grande invidia e gelosia.

Da quel giorno Guglielmo fu rispettato ed onorato.

Non solo...da grande, sposando la figlia del sovrano, sarebbe diventato a sua volta re  e, nell'attesa, fu investito del titolo di cavaliere del regno.